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Pioli (SKY): “Puntavamo a essere feroci e determinati. Ho avuto risposte, questa è la strada”

Le dichiarazioni dell’allenatore viola dopo la vittoria contro il Rapid Vienna

L’allenatore della Fiorentina, Stefano Pioli ha parlato a Sky Sport dopo il successo per 3-0 a domicilio contro il Rapid Vienna: “Saluto Italiano e gli faccio un grande in bocca al lupo, di trovarlo chiaramente di fianco a me alla prossima partita. Non l’ho fatto ieri, lo faccio adesso”.

PASSI IN AVANTI. “Da questi momenti si esce non cercando di fare tante cose ma puntando su una situazione e oggi puntavamo a essere una squadra determinata, feroce dal punto di vista dell’aggressività e dei duelli, della pressione: ho avuto delle buone risposte. La prossima partita lavoreremo su un’altra situazione. Dobbiamo fare così e le risposte sono state giuste. La partita l’abbiamo interpretata bene, ma il campionato è un’altra situazione. La prossima settimana abbiamo 3 impegni con avversari importanti”.

RISPOSTE DAI SINGOLI. “Possono cambiare le gerarchie? Dipende da loro, nella testa di un allenatore c’è sempre chi parte qua e chi un po’ più sotto, ma se li superano poi giocano perché abbiamo bisogno di risultati: l’allenatore ha bisogno di risultati e anche la squadra. Ci sono state buone risposte, credo che in Conference abbiamo trovato dei buoni avversari, ma di un livello inferiore al nostro campionato. Le risposte comunque ci sono e l’allenatore ne deve tenere presente”.

LE PAROLE DI DZEKO. “Dzeko vuole giocare? Lo so già, ma il problema non è Edin: stiamo cercando gli equilibri. La squadra non può permettersi più di due giocatori offensivi. Noi ne abbiamo 4-5. Dipende dal momento e dalla struttura di gioco: spero che arrivi un momento in cui saremo più pieni di contenuti a livello tecnico tattico che ci permetta di giocare con un attaccante in più. Edin è un giocatore forte, non c’è nessun problema (ride, ndr), sa dov’è il mio ufficio, ma devo fare le scelte migliori per la squadra e cerco di farle. I risultati non sono quelli che ci aspettavamo, ma la strada è questa, poi lui deve farsi trovare pronto come oggi, lui e altri ragazzi che sono partiti titolari. Le gerarchie possono cambiare, dipende dai singoli, dalla squadra e soprattutto dai risultati”.

ASPETTATIVE. “Io sono arrivato qua chiamato dal club e con la mia ambizione di alzare il livello: ho creato tante attese e l’inizio difficile ha complicato la nostra situazione, anche dal punto di vista emotivo. Devo essere bravo a lavorarci io. Contro il Milan, dopo 10 minuti che siamo andati in vantaggio, non avevamo mai dato l’idea di essere in difficoltà: in un momento in cui ci mancava il nostro capitano non c’è stato lo scatto per fare qualcosina in più da parte di tutti. Con i risultati saremo probabilmente anche più belli per il gioco espresso. In queste situazioni ne esci mettendo qualcosina in più, ripeto che la partita era abbastanza sottocontrollo. L’aspetto più importante che deve tener conto un allenatore a questi livelli è quello psicologico”.

 

 

 

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