Orgoglio viola, non è ancora finita. Ma l’Europa resta appesa a un filo

La squadra di Palladino batte un Bologna generoso ma distratto. Parisi trascinatore, Kean firma il successo. Tifosi divisi tra sostegno e proteste

Una serata intensa chiude la stagione della Fiorentina al Franchi, tra contestazioni, speranze europee e una vittoria pesante contro il Bologna. Il successo per 3-2 permette ai viola di accorciare sulla Lazio, ora a tre punti di distanza, e di alimentare, seppur con poche certezze, l’ambizione di rientrare in corsa per l’Europa. Così scrive La Nazione.

Tifo acceso e protesta contro Palladino e Pradè

La Curva Fiesole non si risparmia: cori di sostegno alla maglia, ma anche striscioni e critiche durissime verso Palladino e il ds Pradè. “Salta la panchina” e altri slogan mirano a scuotere l’ambiente, mentre lo stadio saluta la squadra per l’ultima stagionale in casa. In tribuna, sentimenti contrastanti anche verso Vincenzo Italiano, oggi alla guida del Bologna: tra applausi e qualche fischio, il tecnico torna per la prima volta da ex.

Parisi trascina, Kean decide

Palladino sorprende tutti: fuori Gudmundsson, dentro Kean titolare, con Dodô e Gosens a sostegno. A sinistra, Parisi si prende la scena: al 13’, parte palla al piede da lontano, salta gli avversari e trova il gol con un tiro deviato da Lucumí. Il Bologna risponde affidandosi a Ndoye e Castro, ma fatica a trovare la via del gol.

Ripresa ricca di emozioni

Nel secondo tempo, la partita si accende. Orsolini entra bene e serve l’assist per l’1-1 di Dallinga, confermato dal Var per la posizione regolare di Ndoye. Ma la Fiorentina reagisce subito: ancora Parisi scatenato, dribbling e tiro respinto da Skorupski, tap-in di Richardson per il nuovo vantaggio. Il Bologna non molla: Ndoye semina Parisi e serve Orsolini, che firma il 2-2.

A dieci dalla fine, la svolta: lancio lungo, sponda di Mandragora e Kean brucia la difesa rossoblù per il gol del 3-2. Il Franchi esplode, e con lui le ultime residue speranze europee della Fiorentina.