Buona la prestazione dell’angolano a Marassi, mentre l’italo-argentino è poco convincente all’esordio in Serie A
Luci e ombre nella loro prima, attesissima notte di Serie A, scrive il Corriere dello Sport. Sono quelle che, con maglie diverse ma spiriti affini, hanno regalato M’bala Nzola e Mateo Retegui nella gara d’esordio in campionato, 90’ dove entrambi avevano addosso gli occhi di tifosi e critica. L’angolano di presenze nel massimo campionato prima di ieri ne poteva vantare 77 e dunque era lecito attendersi l’impatto convincente che il nuovo bomber di Italiano ha avuto. Per l’italo-argentino, invece, all’esordio assoluto in A dopo la sbornia in Coppa contro il Modena (due gol e un assist), si deve più probabilmente parlare di un secondo battesimo a Marassi poco convincente.
Non ha dovuto attendere molto Nzola per mettere la firma sulla partita di Genova: all’ex Spezia sono bastati infatti solo 5’ per recapitare sui piedi di Biraghi il pallone da cui è nato il gol del vantaggio della Fiorentina. Il miglior modo, sessantanove giorni dopo la sua ultima gara ufficiale giocata, per mettersi alle spalle la retrocessione in B nel playout contro il Verona dove la punta aveva anche sbagliato un calcio di rigore. Da quel momento la partita del classe ’96 si è trasformata nella battaglia che anche Italiano gli aveva richiesto. E che a lungo in questi ultimi due anni aveva cercato nei suoi attaccanti senza grossi risultati.
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Redazione LaViola.it