Attese poche centinaia di sostenitori a seguito della Fiorentina nella partita di domani sera in casa dell’Inter
Nelle orecchie di calciatori e dirigenti echeggiano ancora i cori di contestazione di domenica sera. Tutto inizia al 66′ di Fiorentina-Bologna: Dallinga mette in rete dopo un paio di errori da matita rossa dell’appena entrato Sabiri. Al Franchi scoppia la contestazione sull’ipotetico 0-3. Il tris rossoblù viene poi cancellato dal Var per questione di centimetri (fuorigioco di Orsolini). Ma quello resta un momento significativo, con il malcontento stagionale che ha toccato il suo apice. Lo scrive La Nazione.
CONTESTAZIONE. Cori e fischi, contro squadra e società. La Fiesole non ha fatto sconti a nessuno – per adesso solo Stefano Pioli si è salvato, ma è comunque compreso nel calderone generale –. Aggrappata ai propri nervi, la Fiorentina ha agguantato il pareggio e ha trovato pure il tempo per mangiarsi le mani per l’occasione fallita da Dodo all’ultima azione. Il finale è stato un po’ più soft di come poteva essere. La Fiesole ha comunque invitato calciatori e dirigenti a darsi una mossa per uscire da questa situazione di classifica il prima possibile.
A MILANO IN 500. Il mood resta questo alla vigilia della trasferta di San Siro. II “noi cantiamo solo per la maglia” è il coro che racchiude il momento e così sarà anche contro l’Inter. A Milano sono attesi circa 500 tifosi viola, la metà di quelli che hanno assistito alla sconfitta contro il Milan. Diversi sono tifosi viola residenti al nord, ma qualcuno partirà comunque anche da Firenze. L’obiettivo è sempre il solito: spingere la Fiorentina. Al di là di chi la gestisce, di chi va in campo e di chi l’allena. Non c’è niente e nessuno che conti più della maglia viola. Al fischio finale sarà il risultato a decidere il clima fra la gente. E indirizzerà molto anche quello che domenica al Franchi farà da cornice a Fiorentina-Lecce. Quella sì, una partita da vincere a ogni costo.
Di
Redazione LaViola.it