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Nazione - Rischio implosione, 'grandi firme' su livelli irritanti. Poca lucidità da chi sta fuori

Crisi profonda per la Fiorentina, gli ultimi 25 minuti di Reggio Emilia hanno fatto da detonatore. E la mini sosta di fine anno diventa un agognato traguardo

Il rischio di implosione è elevatissimo. La crisi per la Fiorentina è profonda. Gli ultimi 25 minuti della partita, dopo tre gol del Sassuolo quasi in sequenza, hanno fatto da detonatore a una situazione da tempo largamente deficitaria. Mancano i risultati, manca il gioco affiorato in un paio di precedenti partite e poi di nuovo annegato. Mancano le grandi firme della squadra che sfioriscono senza convinzione e senza nerbo fino a scadere su livelli irritanti. Così scrive La Nazione.

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CAPORETTO. I motivi delle gravi difficoltà viola sono abbastanza chiari: fatica a segnare, incertezza tattica, gruppo sfaldato e società disorientata. A tutto questo si aggiunge il doloroso momento personale di Rocco Commisso, come ha detto Vanoli in conferenza pre-Reggio Emilia. Una Caporetto contro un Sassuolo tutto sommato alla portata. Dopo l'invito all'unità d'intenti, Firenze ha risposto presente. Assenti ingiustificati i giocatori.

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POCA LUCIDITA'. Manca anche la lucidità dei protagonisti. Da una parte il ds Goretti che auscipa come «Sia il caso che qualcuno prenda decisioni», dall’altra il tecnico Vanoli che dice come Gudmundsson abbia scelto di non tirare il rigore, causando il teatrino in mezzo all’area; salvo poi venire a sapere dall’islandese che niente di questo è vero. Restano da giocare ancora cinque partite (tre di campionato, due di Conference League) prima della mini sosta di fine anno che a questo punto diventa un agognato traguardo.

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