Connect with us

Rassegna Stampa

Mutu: “Con il Var saremmo andati in finale di Champions. Ora riprendano quello che abbiamo lasciato noi”

Le parole del Fenomeno: “Nico come me? Nel numero sì… Firenze nel cuore, complimenti a Italiano. Occhio a JoJo, punto su Jack”

«Ho Firenze nel cuore. Sempre». Ha anche Vincenzo Italiano nel… curriculum. «Abbiamo giocato due anni assieme, a Verona. Grinta, visione e passione sono sempre stati i suoi timbri». Adrian Mutu parla così alla Gazzetta dello Sport: «Vincenzo non l’ho chiamato, prima non si fa: sa come siamo noi nel calcio, scaramanzia. Lo chiamerò dopo la gara sperando di sentirlo felice».

Mutu, l’ha seguita la Fiorentina quest’anno? «Come no, molte volte. Ha una caratteristica: la grinta del suo allenatore. Oltre a una cifra di gioco importante».

Una finale è? «È quella cosa in cui non serve altro che vincere. Niente svolazzi, niente panico, niente cose ricercate. Il cinismo, in certi casi, è tutto. Non serve dare spettacolo. Anche brutti ma vincenti: serve equilibrio, gol e pazienza. Il resto, compresa la motivazione, c’è: devo fare i complimenti a Vincenzo perché si vede che ha saputo farsi ascoltare dai suoi ragazzi».

Dall’altra parte c’è Jovetic: JoJo ha detto che sembra un film… «Davvero una coincidenza incredibile. L’ho sentito recentemente: quest’anno ha avuto qualche problemino fisico, non so se giocherà dall’inizio ma se entrerà in campo Jove è sempre uno dei numeri uno. Bisogna stare attenti al gol dell’ex, sempre… Quindi, occhio anche a lui, uno dei… nostri, nel senso di quei ragazzi coi quali sfiorammo l’impresa in Uefa e in Champions».

Ricordi belli ma amarissimi. «La finale la sfiorammo contro i Rangers Glasgow nel 2008: poi Vieri, facendosi male, e Liverani sbagliarono i rigori. E in Champions, beh, quella gara contro il Bayern Monaco del 2010 ancora non mi va giù. Il fuorigioco di metri non fischiato (arbitro, Ovrebo, ndr): se ci fosse stato il Var saremmo andati in finale anche li e magari chissà dove… Conto che i ragazzi viola di oggi si riprendano tutto quello che abbiamo lasciato per strada noi».

Frey ha detto che Nico Gonzalez un po’ le assomiglia. «Ha il numero 10 giusto? Nel numero si…». Ride. Pausa. «A parte gli scherzi: gli ho visto fare dei bellissimi gol, ha un passo in più, ha numeri importanti e interessanti. Diciamo che deve stare un po’ più attento ai calci di rigore».

Il giocatore sul quale puntare? «Aspetti: tramite questa nostra chiacchierata mi faccia mandare un “in bocca al lupo” a tutto il popolo viola. È nel mio cuore. Io punto da sempre, e non solo negli ultimi tempi, su Bonaventura: dà equilibri, gol, spinta, gioco. E poi mi piace Sottil, un po’ discontinuo ma so che si è fatto male. Questa squadra mi pare comunque molto matura, sono crescite che arrivano negli anni. Crescite decisive, spero».

2 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

2 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

2
0
Lascia un commento!x