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Mercato e campo, tutto in ritardo. Kean è l’elemento più positivo

Kean - Fiorentina

Stessi errori di Parma, confusione e superficialità. Ma Kean può essere la svolta“, scrive Polverosi sul Corriere dello Sport-Stadio

Alberto Polverosi, nel suo editoriale sul Corriere dello Sport-Stadio, esamina la delicata situazione della Fiorentina dopo il pareggio contro il Puskas Akademia, sottolineando come “ancora non ci siamo“. Polverosi evidenzia che anche in coppa si sono ripetuti gli stessi errori visti contro il Parma: “Stessa confusione, stessa superficialità, in difesa un altro disastro“. La differenza, però, è che mentre il Parma aveva sprecato diverse occasioni, “l’Akademia Puskas ha fatto quasi il cento per cento di realizzazione“, colpendo duramente la Fiorentina con un rigore al 9′ e un altro gol tre minuti dopo.

Il giornalista punta il dito su Kayode, definendolo “primo responsabile” nelle due occasioni che hanno portato i gol avversari, e critica la scelta di impostare l’azione dal basso a tutti i costi, evidenziando un grave errore di valutazione tattica: “Kayode aveva due possibilità: una, considerata ormai troppo vecchia e banale, il rinvio lungo, l’altra, molto moderna e modaiola, costruire da dietro. Così ha passato una palla corta a Bianco, pressato, che gliel’ha restituita ancora più corta, ed è arrivato il fallo da rigore“. A tal proposito, Polverosi richiama una celebre frase di Carlo Ancelotti: “Palla lunga non è mai corta“.

Sottolinea inoltre come la Fiorentina stia soffrendo anche a causa del mancato sostegno a un giovane allenatore come Raffaele Palladino, che “avrebbe avuto bisogno di un organico al completo, o quasi, prima dell’inizio della stagione“. La Fiorentina, a differenza di altri club come Napoli, Juventus e Roma, è l’unica italiana costretta a giocare due partite cruciali per la stagione prima della chiusura del mercato, con una squadra che “cambierà almeno altre due volte“. Finora, Palladino ha dovuto gestire una rosa incompleta e con giocatori il cui futuro è ancora incerto. “Intanto, l’Akademia Puskas, che ha già nelle gambe otto partite ufficiali, ha fatto una gran paura ai viola“, bloccandoli sul 3-3.

C’è comunque un elemento positivo in questa serata amara, e per Polverosi si chiama Moise Kean. Dopo oltre due anni, la Fiorentina potrebbe aver finalmente trovato l’erede di Dusan Vlahovic. “Non è stato solo il gol, bello e decisivo, ma soprattutto il modo con cui l’ex juventino è entrato in campo e si è battuto“. Kean ha mostrato “rabbia“, una determinazione sottolineata come cruciale: “Voleva quella rete, la cercava da più di un anno e alla fine l’ha trovata“. Sebbene servano altre verifiche, questa partita, così complicata e iniziata male, “può rappresentare la svolta” per Kean e per la Fiorentina.

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