Il francese servirà a far rifiatare il brasiliano, ma non solo: Italiano pensa a far coesistere i due per una Fiorentina di qualità
Partiamo da un dato di fatto: la Fiorentina di un rinforzo in mezzo al campo aveva un estremo bisogno. L’arrivo di Maxime Lopez dal Sassuolo regala a Vincenzo Italiano un ventaglio di opzioni tattiche che verranno buone di partita in partita a seconda dell’avversario. L’assioma base è chiaro: Maxime è il perfetto vice Arthur, ma definirlo così è fin troppo riduttivo. Nel corso della stagione sarà molto di più, c’è chi è pronto a metterci la mano sul fuoco. Non che il regista brasiliano non sia centrale nel progetto tecnico di Italiano, anzi, ma i tanti impegni ravvicinati hanno già mostrato a San Siro che la scorsa stagione (totalmente persa causa infortuni) pesa eccome. Così scrive La Nazione.
NON SOLO VICE-ARTHUR. Parliamoci chiaro, non fosse stato squalificato, a Milano avrebbe giocato l’ex Sassuolo davanti alla difesa. Anche lui si è inserito nel solco rinnovato del post Amrabat. Addio a muscoli e fisicità, benvenuti palleggio e qualità. Caratteristiche care ad Arthur ed allo stesso Lopez, che per fisico e caratteristiche ricorda molto da vicino Torreira. Insomma, si è tornati al passato in tutto e per tutto. L’esperimento tattico della scorsa stagione non può essere bollato come un fallimento con due finali raggiunte, ma il classico play davanti alla difesa è più naturale nelle idee di Italiano.
INSIEME. Maxime Lopez sarà out anche contro l’Atalanta per il secondo turno di squalifica, ma il debutto è vicino. Magari già a Genk, poi dall’Udinese in avanti le occasioni non mancheranno. Occhio però anche alla coesistenza di Maxime ed Arthur. Un po’ come il tandem Beltran-Nzola, c’è già chi invoca il doppio regista. Anche perché Lopez la fase d’interdizione ce l’ha eccome. Italiano ci sta pensando e lavorando, avere una doppia fonte di gioco in mezzo al campo può essere l’arma vincente per sparigliare le carte dal primo minuto o a gara in corso. Con Bonaventura o Barak a completare il reparto con quel collaudato elastico tra mediana e trequarti, l’idea da sviluppare è assolutamente interessante. Un centrocampo mobile, di qualità, interscambiabile nei ruoli è un qualcosa che strizza l’occhio al meglio che propone il calcio europeo in questo momento. La Fiorentina vuole andare decisa in questa direzione. Magari serviranno tempo ed allenamenti, ma nei segreti campi del Viola Park gli esperimenti sono già iniziati.
Di
Redazione LaViola.it