I friulani dominano, Terracciano para tutto, Martinez Quarta e Bonaventura senza pietà
Occhio al sommario della partita: 20 tiri, 8 nello specchio, 7 respinti e 5 fuori, scrive la Gazzetta dello Sport. Chi vince? Gli altri che centrano la porta due volte e vanno a segno. Eh sì, L’Udinese gioca, la Fiorentina si porta a casa i tre punti. Grazie a un super Terracciano, che da questa sfida fa capire chi comanda tra i pali in casa viola. E il solito Bonaventura, che con la Viola in crisi s’inventa il lancio per Quarta-gol e poi chiude in bellezza all’ultimo respiro con un tiro telecomandato. Fiorentina cinica, forse per la prima volta. E fortunata, perché per lunghi tratti è stata in balia della tempesta.
Sul risultato pesa tantissimo il gol fallito da Lucca a porta vuota. Sarebbe stato il pari strameritato per quanto aveva mostrato la squadra. Fin dall’inizio, dopo i fischi e cori vergognosi degli ultra bianconeri e viola al minuto di silenzio per Napolitano, l’Udinese è andata all’assalto a ritmi altissimi. La Fiorentina era inerme. Ok, la Viola aveva l’alibi di aver giocato in coppa e forse il fatto di aver cambiato 8 giocatori rispetto a Genk ha pesato sull’equilibrio. Maxime Lopez, alla prima da titolare, veniva anche poco cercato e soffriva in mezzo. Sulle fasce, Biraghi veniva saltato puntualmente da quel diavolo di Ebosele che ha creato tantissimo e davanti le punte mettevano a dura prova i centrali. E per fortuna Kayode, entrato per Dodo, teneva bene a destra.
Dal minuto uno è cominciato lo show di Terracciano: respinte su Thauvin, sul gran tiro di Samardzic e sulla zuccata di Payero e poi il capolavoro in uscita sul tiro da due passi di Thauvin. Nella viola schiacciata e al buio, al minuto 32 Bonaventura ha aperto uno squarcio di luce: con l’Udinese sbilanciata si è inventato il lancio per Quarta che tutto solo ha trovato il diagonale vincente al primo tiro.
Nella ripresa, visti i continui pericoli, Italiano ha deciso per un sistema mai utilizzato: 3-5-2 con Milenkovic per Brekalo e Beltran in aiuto a uno Nzola in difficoltà. E poi ha cambiato anche il centrocampo. L’Udinese ha continuato a menare la danza, con meno impeto, e Terracciano ci ha messo altre pezze, come quella su Lovric. Il gol di Bonaventura è stata una punizione ulteriore che l’Udinese non meritava.

Di
Redazione LaViola.it