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Lotito non si arrende: il piano della Lazio per lo scudetto

Lotito - Lazio

Il presidente della Lazio non si arrende all’idea che il campionato possa fermarsi alla 26esima giornata, perdendo la possibilità di giocarsi lo scudetto

Dopo la sospensione del campionato di Serie A imposta dal Coronavirus, la Lazio ha già iniziato a combattere e non ha intenzione di mollare. Lotito non si arrende all’idea che il campionato possa fermarsi così e terminare alla ventiseiesima giornata, conclusa con il recupero tra Juve e Inter (a porte chiuse) e il sorpasso bianconero in testa alla classifica. Sarri a 63 punti, Inzaghi a quota 62. Restano le ultime 12 partite da giocare, come tutti si augurano, appena la curva epidemiologica scenderà, rallentando il contagio e rientrando in parametri accettabili.

La Federazione lavorerà per salvare lo scudetto e studia le ipotesi: calendario compresso per chiudere entro il 30 giugno (compreso il rinvio degli Europei), playoff oppure, nella peggiore delle ipotesi, mancata assegnazione del titolo. Materia complessa senza trascurare le squadre finite in quarantena perché sono esplosi i primi casi di positività, le ricadute economiche collegate allo stop (diritti tv ancora da incassare), i costi relativi agli stipendi di giocatori costretti all’isolamento domestico, le resistenze dei medici sportivi sul tema della sicurezza degli allenamenti.

Il decreto governativo non ha fissato divieti di pratica dello sport all’aria aperta e in questo caso parliamo di professionisti. Il tapis roulant nel terrazzo di casa, oggi considerato lo smart working dei calciatori, non può diventare una soluzione sino alla ripresa. Ecco perché il consiglio dei medici sportivi è diventato terreno di scontro tra Agnelli e Lotito durante le ultime call conference in Lega. Torneranno a parlarne nell’assemblea prevista per oggi. Domani seguirà lo snodo decisivo con la presa di posizione dell’Uefa. Mercoledì la Lazio valuterà i prossimi passi. Lotito non vuole rischiare l’incolumità dei suoi giocatori o farli tornare subito ad allenarsi, ma neppure restare fermo due mesi e poi giocarsi lo scudetto (a emergenza conclusa) con le gambe molli e senza condizione.

Bisognerà tornare alla normalità per gradi e con un percorso controllato. Formello è già stata igienizzata. C’è l’idea di un ritiro in un ambiente “sanificato” e in completa sicurezza, eliminando la minima possibilità di contagio. Ecco un altro punto dove è già nata la resistenza dell’Aic. Non oggi, ma in tempi congrui rispetto alla ripresa del campionato, sarà opportuno tornare a correre. La Lazio si sta attrezzando con l’idea di coniugare, come fanno in tutte le aziende, la tutela della salute alla possibilità di mandare avanti l’attività. Inzaghi e la sua squadra cercheranno di farsi trovare pronti per riprendere la corsa scudetto, play off o ultime 12 partite che siano, appena possibile. (fonte Corriere dello Sport)

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