La rinascita di Nzola, nel momento più importante. Lunedì altra chance, e in ballo c’è anche il futuro

Se la Fiorentina ha raggiunto la Finale di Atene in Conference League lo deve in parte anche a M’Bala Nzola

Come sottolinea il Corriere Dello Sport, se la Fiorentina ha raggiunto la Finale di Atene in Conference League lo deve in parte anche a M’Bala Nzola. L’angolano, infatti, ha messo dentro il gol del 3-2 col Bruges all’andata e, nel ritorno in Belgio, si è procurato il rigore poi messo dentro da Beltran che è valso l’1-1.

Dopo cinque non convocazioni di fila, nel match d’andata coi belgi ha da subito fatto intendere di essere meno passivo e più volenteroso, meno avulso e più presente, premiato da un gol pesantissimo. Il suo ruolo è chiaro: dare fiato a Belotti, sapendo di poter avere delle occasioni per riscrivere un finale di stagione che pareva già avviato.

FUTURO. Italiano ha sempre creduto in Nzola, anche quando sembrava un azzardo, anche prendendosi le critiche della piazza. Poi lo ha tenuto fuori nel momento in cui si è reso necessario. Quei «motivi personali» a cui il club si è appellato per giustificarne l’assenza di oltre due settimane nascondessero, in realtà, potrebbero essere legati a qualcosa di più profondo, probabilmente la qualità dei suoi allenamenti. Se per l’oggi Nzola si è ri-preso la maglia della Fiorentina, almeno in scampoli di gare importanti e decisive e nella ‘Fiorentina 2’ che giocherà col Monza, chissà che non possa pensare di riprendersi anche il domani. Se fosse rimasto quello che si era visto fino a pochi giorni fa, cioè prima di Fiorentina-Bruges, sarebbe stato ceduto in estate. Adesso…se dimostrasse di aver imboccato definitivamente la via maestra potrebbe sperare di essere riconsiderato al centro dei progetti futuri di una Fiorentina che, si presume, cambierà profondamente in estate.