Possesso palla sterile, davanti non segna nessuno. E’ questo il problema della Fiorentina
Quattro gol Beltran, due Nzola, uno a testa Belotti, Gonzalez e Ikoné. Totale: nove gol. Il contributo realizzativo degli attaccanti della Fiorentina in tre mesi e mezzo di 2024 è tutto qui e lo 0-0 di giovedì sera a Plzen si spiega anche e forse soprattutto così, scrive il Corriere dello Sport-Stadio. Con la mancanza di un risolutore che, nell’andamento lento di una partita senza sussulti tra una squadra (Viktoria) ad esclusiva protezione della propria porta dopo aver eretto un muro fin dal primo minuto e una squadra (Fiorentina) monocorde e senza ritmo, esca dagli schemi con un’azione personale, vada all’uno contro uno e al tiro, inventi la giocata, si prenda la responsabilità di cambiare ritmo e variare il copione. Certo, ci vuole un calciatore che abbia le qualità per farlo, la predisposizione, l’attitudine: la formazione di Italiano con quelle caratteristiche precise non ce l’ha. (…)
Perché poi c’è un’altra chiave di lettura a dare forza al concetto, con “responsabilità” che davvero vanno spalmate tra tutti: e tira in ballo il possesso-palla. Sterile in molte occasioni perché lento, fatto per vie orizzontali, affidato a tanti, troppi tocchi davanti-indietro–vicino per presentarsi nei pressi dell’area avversaria, lì dove ancora di più serve l’estro e il colpo ad effetto, il dribbling che spiazza la difesa, l’assist illuminante che crea lo spazio che non c’è. Spesso, molto spesso, tutto questo non accade e si torna al discorso di partenza: manca un calciatore che sparigli le carte. Juventus e Viktoria Plzen sono episodi lampanti e non coincidenze: 75 per cento di possesso palla della Fiorentina contro i bianconeri, 73 per cento contro i cechi due giorni fa in Conference League. Tiri in porta quattro e zero gol fatti.
Di
Redazione LaViola.it