Italiano: "Tante emozioni, entriamo nella storia. Società incredibile, Castro out"
Le parole di Vincenzo Italiano in conferenza stampa da Praga
Parla così mister Italiano in conferenza stampa da Praga: "Le emozioni sono tantissime, soprattutto quando siamo arrivati qui allo stadio. Il primo pensiero è stato di ricordare l'inizio di questo percorso, con il playoff in Olanda.
E dopo 14 lunghe partite ci hanno permesso di arrivare qua per giocarsi un trofeo. Un percorso incredibile, complicato, dove siamo cresciuti di partita in partita. Ci giochiamo l'opportunità di alzare questo trofeo, ne siamo orgogliosi".
L'ESPERIENZA DELL'OLIMPICO. "La grossa mano te la dà nella preparazione. Sotto l'aspetto mentale devi essere libero, giocare con la mente sgombra. Se qualcuno ha avuto un atteggiamento diverso, l'esperienza ti porta ad approcciarla bene.
Eravamo partiti bene a Roma, amministrando poi bene dopo il vantaggio. Abbiamo avuto un blackout, poi però siamo tornati in partita. Se c'è qualcosa da portarsi dietro non è sicuramente il risultato e l'andamento della partita, ma come la prepari e come la vivi.
È quello che mi auguro abbia portato in dote ai ragazzi". HAMMERS. "Il West Ham è una delle più forti in questo torneo, è arrivato fino in fondo alla fine. I valori iniziali sono confermati con questa finale. Una squadra che ha valore, giocatori di alto livello, forti da tutti i punti di vista.
Ma se siamo in finale qualche pregio ce l'abbiamo anche noi. Cercheremo di giocarci tutte le nostre carte. Arriviamo carichi, in fiducia, anche per il percorso fatto nelle coppe e il grandissimo girone di ritorno in campionato.
Siamo pronti, sappiamo di affrontare una squadra di valore. Speriamo di metterli in difficoltà". CASTROVILLI. "Confermo che Gaetano ha avuto questo fastidio, questa contusione. Non ha recuperato al massimo e quindi ci dispiace, non ce l'abbiamo a disposizione".
VINCERE UN TROFEO. "Mi è dispiaciuto tantissimo non vedere la Roma e Mourinho gioire ed alzare il trofeo, era la prima italiana a disputare la prima delle tre finali. Molto dispiaciuto. Ora tocca a noi, in una partita complicata, difficile, ma è normale che sia così.
È una finale internazionale, di una competizione che alla fine tutti vogliamo cercare di vincere. Poi toccherà all'Inter. Mi preme sottolineare che il calcio italiano, mai sparito dai radar, sta confermando di essere in grande crescita.
Portare tre squadre in finale è motivo d'orgoglio. Il nostro calcio sta crescendo molto. Domani tocca a noi, cercheremo di fare tutto il possibile per gioire". LA VIGILIA DI ITALIANO. "Cerco di non pensare ad altro che a preparare la partita.
A riflettere su tutto ciò che permetterà alla mia squadra di fare prestazione, di essere presente in campo, come siamo stati presenti in tutte le partite. Cercando di allontanare un pizzico di ansia pregara, normale che sia così.
Sono io il condottiero, l'allenatore. Devo essere bravo a mettere da parte le emozioni. I ragazzi mi conoscono, la concentrazione è massima. Abbiamo fatto tre giorni in cui abbiamo pensato solo a come mettere in difficoltà il nostro avversario.
Il mio percorso mi rende super orgoglioso, sono felice di poter avere questa possibilità grazie a ragazzi straordinari, una società incredibile che due anni fa mi ha scelto e mi ha portato a Firenze. Insieme a loro ci giochiamo un'opportunità incredibile.
Da Arzignano alla finale di Conference per entrare nella storia". ARBITRO. "Avremo un arbitro che conosciamo, l'abbiamo già incontrato a Braga e penso sia un arbitro di livello. Poi ogni partita è sempre diversa, ma penso sia un arbitro di valore.
Speriamo si possa giocare una partita tranquilla e serena". IDENTITA'. "La nostra identità è questa, è dall'anno scorso che proponiamo questo tipo di calcio, sappiamo pregi e difetti che possiamo avere. E' la ricerca di un calcio in cui si prova a proporre e non speculare, non cercando solo il risultato ma esaltando le caratteristiche dei giocatori".
BALLOTTAGGIO JOVIC-CABRAL. "Rendimento, avversario, modo di difendere degli altri. Nell'arco di una stagione valutiamo tutto e si può variare, domani abbiamo ancora qualche dubbio. Per me Cabral e Jovic da un bel po' hanno iniziato a fare quello che deve fare un attaccante, cioè gol, lavoro per la squadra.
Siamo venuti fuori da un momento in cui abbiamo balbettato grazie a loro. Domani chiunque va in campo deve cercare di tirare fuori il mille per mille, sia fisicamente che mentalmente. Devono fare quello che hanno fatto quest'anno, sperando di vederli segnare".
CUORE VIOLA. "Dopo Basilea è un cuore enorme, è stata una partita incredibile, dove avevamo un solo risultato a disposizione e abbiamo disputato una gara di grandissimo livello. A livello difensivo, di attenzione, prestazione.
Il dettaglio fa la differenza, e se l'affronti con sacrificio, attenzione, cuore, massima concentrazione, qualità, penso che si hanno chance per vincere. Di cuore ne abbiamo, domani va messo in campo". RICE E PAQUETA'. "Sono due punti di forza del West Ham.
Rice centrocampista completo, grandissima personalità. Paquetà ha giocato in Italia, ha grandissima qualità. Gioca seconda punta, trequartista, svaria. Dobbiamo cercare di limitarlo, non farlo accendere. Ma oltre a loro due c'è anche il resto della squadra, sono tutti giocatori di livello".
RIGORI. "Sì, li abbiamo provati, non si sa mai. Può essere anche quello l'epilogo di una finale. Entrambe le squadre cercheranno di stare attente, sbagliare meno possibile, arrivare fino in fondo. Abbiamo provato i rigori, forse solo i portieri non li hanno calciati, ma tutto il resto della rosa sì.
Dobbiamo essere pronti anche a questo". AMRABAT E RICE. "Domani si affronteranno due centrocampisti di altissimo livello, grande prospettiva, qualità. Giocatori che alzano il livello delle loro squadre, se entrano in campo al massimo della condizione possono determinare.
Per noi Amrabat è importante, quando sta al 100% fisicamente è un giocatore che ha qualità che tutti vogliono avere, per la forza che ha, capacità di recuperare palloni, bloccare sul nascere le offensive avversarie. Spero che domani possa entrare in campo con cuore, anima, sacrificio e qualità.
Spero possa vincere il duello personale con Rice". TIFOSI. "Tutti insieme siamo riusciti ad arrivare a questa partita. Noi in campo e loro sugli spalti per spingere forte e cercare di proporre quello che ci ha permesso di arrivare a questa finale.
Dal Twente ad oggi, dopo le prime due del girone, abbiamo trovato il nostro equilibrio, affrontando anche squadre di livello, in campi caldi. Ci portiamo dietro questo, domani abbiamo con noi 10mila tifosi qui ma anche tutta Firenze.
Una finale in campo internazionale manca da tantissimi anni, non ci sarà neanche un fiorentino che non ci darà una mano per spingere il pallone in rete domani. Speriamo di realizzare questo sogno domani".
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