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Italiano, grinta, idee ed emozioni per la Fiorentina. Firenze sogna con lui

Italiano

La gioia condivisa con i tifosi dopo l’Atalanta racconta l’uomo-allenatore che sta trascinando i viola

Grida, salta, si spoglia, si riveste, si arrabbia, se la gode. Sono tutti così i 90 minuti della sua partita La partita dell’ingestibile Vincenzo. Ingestibile, perché lui, Italiano è un allenatore – meglio, un uomo – fatto di emozioni, di sensazioni forti. Di cuore. Quel cuore Italiano ha messo in tutto e per tutto nella costruzione, il lancio e le ambizioni della sua Fiorentina. Scrive il Corriere Fiorentino.

Ci tiene da matti a costruire e costruirsi addosso un qualcosa di bello, vincente e soprattutto travolgente. L’uomo-allenatore, Italiano, e i salti con cui ha voluto abbracciare la gente di Firenze dopo la vittoria contro l’Atalanta. Sono stati l’esplosione di un accumularsi di tensioni e motivazioni degne del più incandescente dei tifosi viola. Italiano, d’altra parte, questioni tecniche e di gestione spogliatoio a parte, ha capito bene che cos’è la Fiorentina per Firenze.

Ha scoperto in fretta che significato ha saper lottare e soffrire per la maglia viola

E per uno come lui, che si porta dentro un contrasto di emozioni e di voglia di correre e sognare, il feeling e l’intesa con la città si è rivelato un detonatore decisivo. Per accendere i riflettori su un rapporto divenuto sempre di più speciale, giorno dopo giorno, risultato dopo risultato, sofferenza dopo sofferenza. E poi c’è l’Italiano che dopo aver saltato davanti e con i tifosi, salta e si sa imporre nello spogliatoio. C’è il gruppo prima di tutto. No, non ci sono leader o campioni sul piedistallo nella sua squadra. Nella sua rosa.

Da qui la mossa di far scegliere il capitano con una sorta di referendum democratico (che ha premiato la personalità di Biraghi)

Da qui anche il record di formazioni. Sempre una diversa dall’altra per sfruttare ogni giro gli elementi in condizione migliore. Da qui anche la ’ressa’ e qualche spintone al momento di decidere chi deve battere quel rigore. Perché lo vogliono fare tutti. Perché tutti sanno che è bello e importante prendersi una responsabilità. Grida, salta, si arrabbia e gode, Vincenzo, perché lui è fatto così. E si è lasciato travolgere completamente da quel gusto che ti dà e potrà darti ancora Firenze. Quando la squadra viola corre nella direzione giusta.

Sogna l’Europa, Italiano. La sogna, eccome e con la gioia del dopo-Atalanta l’ha fatto sapere a tutti. Lui che non è un freddo. Lui che sa usare la diplomazia perché fa parte del suo mestiere (complicato) di allenatore. Ma che sa bene quanto tutto sia più bello e verace quando salti dalla diplomazia alla realtà. Quella delle gioie come quella delle sofferenze. Perché Italiano è fatto così, e Firenze l’ha capito bene.

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