Insigne, Mertens e Callejon: l’ultima volta ‘insieme’ a Napoli

Al ‘Maradona’ solo Insigne sarà titolare, gli altri due in panchina ma da parti opposte a bordo campo. Un trio che ha fatto sognare gli azzurri

Lo chiamavano calcio e invece quella era arte, la fusione magica del talento, l’empatia di sentirsi sempre sistematicamente connessi, un’onda magnetica che – tracciando solchi nel cielo – finiva per attrarsi. Quando c’era Callejon, ed è successo per un settennato, era tutto scritto in quelle parabole che parevano arcobaleni: 260 partite assieme e 67 volte nella trama d’un gol, segnandolo o costruendolo in quel concerto a due o a tre voci che ha avuto la funzione di colonna sonora. Così scrive Il Corriere dello Sport, alla vigilia del ritorno dello spagnolo a Napoli.

L’ULTIMA VOLTA. In quel Napoli che Benitez cominciò a plasmare, che Sarri elevò a letteratura, che Ancelotti riuscì a godere nella sua fase crepuscolare, che Gattuso potè intravedere, c’era l’architettura del football abbagliante, sarebbe divenuto la Grande Bellezza, perché andando da Insigne a Callejon, e semmai poi «chiudendo» su Mertens, rimaneva la sintesi perfetta di movimenti, di traiettorie, d’intuizioni, d’eleganza. Da Insigne a Callejon, da Callejon a Mertens: senza il bisogno d’inseguirsi, ed evitando comunque di vedersi. Napoli-Fiorentina è il tramonto definitivo dei tre tenori, che per un’ora e mezzo si ritrovano, ridacchiando del proprio vissuto. Per l’ultima volta insieme al ‘Maradona’: Insigne andrà in Canada, Callejon probabilmente lascerà Firenze e l’Italia, Mertens è in scadenza con il Napoli.