Ancora nessuna offerta è arrivata ai viola, a giorni si saprà il futuro di Nikola. Rinnovo: o ingaggio fino a 4 milioni o clausola
Il count-down è ufficialmente partito e, a meno di clamorosi ribaltoni, ha una nuova scadenza che stavolta non ammetterà deroghe. Il dentro o fuori per capire se Nikola Milenkovic farà parte della Fiorentina versione 2022/23 è stato fissato per i primi giorni di questa settimana, quando ormai l’esordio in campionato sarà a un passo. Una cesura temporale chiara, che è stata spiegata anche venerdì al manager del difensore, Fali Ramadani. Rispetto al recente passato si intravedono più schiarite riguardo il futuro del classe ’97, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
DUE STRADE. Offerte concrete sul suo conto non ne sono ancora arrivate e la costante sensazione di esser stato fin qui considerato dalle big solo come una seconda scelta sta sempre più spingendo Milenkovic verso la permanenza a Firenze. Il difensore oltretutto, in scadenza tra un anno, non rimarrebbe certo a mani vuote: da tempo infatti la Fiorentina ha proposto all’ex Partizan un rinnovo di contratto di tre anni con cifre al rialzo rispetto all’ingaggio percepito in questa stagione: una base di accordo (a salire) di 3 milioni netti annui che potranno superare i 4 al raggiungimento di determinati bonus. L’alternativa (più remota) è quella di un salario più basso – sui livelli però di quello attuale, ovvero 2,8 milioni – con l’inserimento di una clausola rescissoria che possa fare da garanzia tanto al club quanto al giocatore.

Di
Redazione LaViola.it