In 16 giorni Robin Gosens ha messo a referto 2 gol, 2 assist e 3 salvataggi miracolosi. Col 3-5-2 è tornato a viaggiare come un treno
Sembra quasi normalità. Ma quello che sta facendo Robin Gosens non ha nulla di normale. Il tedesco ha ri-preso a marciare a ritmi straordinari. Non solo come minutaggio, ma soprattutto per brillantezza in entrambe le fasi.
FILOTTO. Sarà un caso, forse no. Da quando la Fiorentina è tornata al 3-5-2, cioè dalla sfida col Lecce, Gosens è tornare a fare la differenza. Al pari dell’altro esterno dei cinque, Dodo, per quanto il brasiliano abbia alternato più alti e bassi. E proprio contro il Lecce, il 28 febbraio, Gosens tornò decisivo come da lì in avanti non ha più smesso di essere. Nei 16 giorni intercorsi tra la vittoria coi salentini e quella decisamente più roboante e convincente con la Juventus, il tedesco ha messo dentro 2 reti, 2 assist e salvato almeno 3 gol quasi già fatti.
DECISIVO. Un ‘gol alla Gosens’ col Lecce, di quelli che metteva dentro a ripetizione all’Atalanta arrivando come un treno sulla corsia opposta rispetto a dove si sviluppava l’azione, uno da punta con la Juve, con un bolide scagliato coordinandosi con grande velocità. Nel mezzo i due assist vincenti per i gol di Beltran e Fagioli ad Atene, reti vitali per come si era messa quella serata di Conference e per il passaggio ai quarti di finale ottenuto nei 180’ dai viola. Ma, forse meno appariscenti, ma ancor più determinanti, anche almeno 3 reti evitate con interventi difensivi miracolosi. Riferimento a quella chiusura col tacco volante coi bianconeri domenica e a quelle ancor più decisive e complicate giovedì contro il Panathinaikos, quando nel momento di maggior sofferenza della Fiorentina si è dapprima immolato su un tiro che avrebbe battuto De Gea, poi chiudendo in scivolata sul secondo palo un pallone che chiedeva solo di essere messo dentro agli avanti dei greci.
L’ex Union Berlino ha messo a referto il quinto gol stagionale, il quarto in questa Serie A. Non un bottino da capogiro come altre volte era riuscito a fare, soprattutto con l’Atalanta, ma pesantissimo in termini di punti portati alla causa viola. Quello segnato ai salentini, così come accadde col Genoa a Marassi, è a tutti gli effetti il classico gol da tre punti. Importantissimo fu anche quello che mise a segno all’esordio allo scadere contro il Monza, che in quel caso dette almeno il pareggio alla Fiorentina. In teoria andrebbe considerato da 3 punti anche quello alla Juve, poiché gol che ha sbloccato la gara. Reti pesantissime, come detto, tutte decisive. In termini di punti i gol di Gosens hanno portato un +8 in classifica per la Fiorentina, passata dall’1-2 coi brianzoli al 2-2 finale (+1), dallo 0-0 all’1-0 col Lecce e allo 0-1 col Genoa (+2 e +2). Non da trascurare anche i 7 assist messi a referto sin qui, tra cui quello da fallo laterale per Adli nel successo 2-1 sul Milan, quello per Kean a Bergamo nel ko 3-2 con l’Atalanta o quello con la Lazio per Beltran nella vittoria all’Olimpico per 1-2, oltre al gol in Conference League col San Gallo che chiuse i conti per il definitivo 2-4.
RECORD. Ancora lontani i suoi record personali, soprattutto quelli dei tempi dell’Atalanta (12 gol e 8 assist nel 2020/21 – 10 gol e 8 assist nel 2019/20), ma sicuramente raggiungibile e migliorabile lo score dell’ultima stagione con l’Union Berlino (7 gol e 4 assist). In teoria, considerando la partecipazione ai gol, già superato (con 5 reti e 7 assist). E col 3-5-2, così, continuando così, Gosens è tornato a viaggiare come ai bei tempi. E la Fiorentina se lo gode.
Di
Gianluca Bigiotti