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Gazzetta: il Franchi è un caso. La catena di insulti in tribuna e la doppia morale

Commisso

La posizione della Gazzetta dello Sport, che parla dei tanti casi da censurare in tribuna al Franchi, specie da quando c’è Commisso

Lo stadio della Fiorentina sta diventando un caso, scrive La Gazzetta dello Sport. Anzi, la tribuna di quello stadio: è lì che – ormai da anni – accadono episodi degni di censura (e anche di qualcos’altro). Insulti continui agli allenatori avversari, che sono proprio lì sotto, e ai dirigenti delle altre squadre, seduti in mezzo alla gente; minacce ai tifosi rivali. Tanto per dare una dimensione di ciò che succede: quegli pseudotifosi non hanno fatto perdere la pazienza solo ai caldi Spalletti e Gasperini, ma perfino al serafico Ancelotti. Quasi un record.

IN TRIBUNA. Quando si parla di tifo da condannare, tutti se la prendono con le curve: è più facile. In realtà a Firenze gli episodi peggiori si verificano quasi sempre nella tribuna popolata da chi si può permettere biglietti dal costo elevato. E la situazione si è aggravata da quando il club è nelle mani di Commisso, il quale non fa niente per placare gli animi di chi gli sta attorno. Anzi. Anche se questo macchia l’immagine di una città seria, culla e modello di civiltà.

DOPPIA MORALE. Il guaio è che Commisso non sembra rendersi conto di quanto siano insostenibili certe posizioni. Un esempio. A Bergamo, il 2 ottobre, hanno offeso Commisso per le sue origini calabresi. Un episodio da condannare, ma per il quale il dg Barone ha addirittura invocato l’intervento del governo. Già: il governo. E come mai non è stata proposta la stessa geniale idea quando, il 28 agosto, la Fiorentina è stata multata per cori di matrice territoriale contro i napoletani? Insultate pure, insomma, basta che non lo facciate con Commisso, conclude La Gazzetta.

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