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Rassegna Stampa

Franchi: l’attacco di Commisso, ma i numeri non tornano. Stupore da Palazzo Vecchio

Duro attacco del presidente della Fiorentina contro l’amministrazione comunale sul tema restyling del Franchi

Come scrive il Corriere Fiorentino, la tregua pare già finita. E i sorrisi complici tra Commisso e Nardella di una settimana fa al Franchi in occasione della semifinale col Bruges sembrano già un ricordo. Il presidente della Fiorentina, prima di salire sull’aereo che lo riporterà a New York e pochi giorni dopo la visita del candidato del centrodestra Eike Schmidt al Viola Park, torna all’attacco. Un affondo che a Palazzo Vecchio preferiscono per ora non commentare anche se traspare un certo stupore visto che durante la breve permanenza dell’imprenditore italo-americano gli incontri erano parsi cordiali.

E invece la posizione del club viola è di tutt’altra natura visto che arriva a evocare non meglio specificate richieste danni e azioni legali. A dirlo senza soffermarsi in giri di parole e leggendo un documento appositamente preparato è lo stesso Commisso al canale ufficiale della società. La ristrutturazione del Franchi rischia di diventare una questione tra avvocati, altro che la collaborazione (anche economica) che lo stesso Nardella aveva auspicato a Lady Radio.

Il patron invece non ha risparmiato frecciate sottolineando anche alcuni numeri: «Lo stadio Franchi è un problema. In questi giorni abbiamo incontrato il ministro dello Sport Abodi e il sindaco e la preoccupazione sul futuro del Franchi è emersa in ogni incontro in quanto è risultato a tutti ben chiaro che per completare il progetto mancano ancora almeno 100 milioni». In realtà con i 55 milioni del governo tornati alla Città Metropolitana, i milioni mancanti scenderebbero a 45. Una stima ancora inferiore secondo Nardella, che a fine febbraio, la quantificò in «25-30 milioni». Ma Commisso si è anche lanciato in una previsione sui danni economici con lo stadio agibile solo in parte: «Noi chiediamo un cronoprogramma preciso e affidabile. L’unica certezza è che se il progetto va avanti il primo anno noi perdiamo dai 10 ai 15 milioni». Anche in questo caso però la stima del presidente viola appare quantomeno molto alta visto che il bilancio della stagione 2022-23 alla voce ricavi da biglietti e abbonamenti riportava introiti per 14,1 milioni.

Di sicuro resta la distanza tra Fiorentina e Palazzo Vecchio, ribadita a un mese dalle elezioni comunali. E dopo gli inviti elettorali di Barone dello scorso dicembre: «Votate sempre i soliti e le cose non cambieranno».

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