Fiorentina, difesa (quasi) invalicabile: il segreto per la zona-Champions

Tre ‘clean sheet’, un solo gol subito in casa ma rendimento fuori da migliorare. Pioli punta sui ‘fantastici quattro’.

Tanti i complimenti all’attacco che ha messo insieme 14 gol in 7 partite alla media di 2 gol a partita. Tanti i complimenti a Chiesa e Simeone, a Pjaca e Benassi, a Mirallas ed Eysseric, però i 13 punti in classifica hanno un’altra chiave di lettura non meno significativa: la solidità della difesa viola. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

BENE, BRAVA, BIS. E non così per dire. I 5 gol subìti rappresentano il secondo miglior risultato con Juventus e Inter, dietro alla Sampdoria che finora è stata capace di incassarne appena quattro. La Fiorentina (+9) nella differenza reti è dietro solo alla Juventus (+11). Non è un segreto che gli obiettivi si costruiscano passaggio dopo passaggio grazie ad una retroguardia solida, attenta, impermeabile, e la squadra di Pioli finora appunto ha concesso meno di una rete a gara agli avversari. Anzi, Pezzella e compagni (di reparto) al Franchi hanno fatto di più e meglio rimediando appena 1 rete in 4 incontri casalinghi, peraltro del tutto ininfluente ai fini del punteggio finale (l’ex Tomovic nel 6-1 al Chievo), e quindi in tre occasioni la porta è rimasta imbattuta. 

I FANTASTICI QUATTRO. Eppure non è un caso che il quartetto Milenkovic-Pezzella-Hugo-Biraghi sia stato scelto dal tecnico viola in tutte e sette le partite finora disputate. Mai una deroga, mai una variazione se non per esigenze di “copione” a gara in corso (subentri di Hancko con la Spal e di Laurini con l’Atalanta): sempre quei quattro e sempre tranquillamente sopra la sufficienza come prestazione complessiva. Anche così si spiega l’ottimo rendimento della Fiorentina in difesa, con una curiosità statistica che automaticamente diventa un elemento su cui porre l’attenzione: ben 3 dei 5 gol al passivo (cioè il 60 per cento) sono arrivati nell’ultimo quarto d’ora di gioco tra il 75’ e il 90’.