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Fiorentina a Marassi contro la Sampdoria, in gioco non solo i tre punti

Torreira

La squadra di Pioli deve riscattare il ko di Napoli e un successo darebbe una bella iniezione di fiducia per la classifica, per l’Europa. E c’è un tabù da sfatare…

Non è particolarmente fortunata la Fiorentina perché Sampdoria e Spal, le prossime avversarie nel giro di tre giorni, sono tra le squadre più in forma in serie A. Anche simili, se vogliamo: solide, quadrate, organizzate, veloci, piene di entusiasmo. In una parola: scomode.

Servirà una Viola diversa da quella arrendevole che ha perso a Napoli. Pioli ha capito in fretta il problema: migliorare la fase offensiva. Più coraggio per riuscire a mettere in pratica un gioco verticale e non lasciare Simeone in balìa delle difese avversarie. Forse è per questo che a Marassi, dove l’anno scorso la Fiorentina ha giocato una delle più brutte partite della stagione, esordirà dal primo minuto Marko Pjaca, il vero colpo del mercato.

IN CERCA DI EQUILIBRIO. Certezze non ce ne sono. Pioli vuole pensarci bene. Non è solo un problema di condizione, ma anche tattico. Con il croato la squadra è più sbilanciata, il 4-3-3 più nitido, gli equilibri da trovare e perfezionare. Con Eysseric, lesto a accentrarsi sino a diventare un trequartista, il sistema è una sorta di 4-1-4-1 che favorisce la fase di non possesso e regala protezione alla difesa. Il tentativo è aumentare la pericolosità offensiva senza minare la solidità.

Tocca a Pioli trovare la quadratura del cerchio. Il ciclo di ferro non è cominciato benissimo. Ma una sconfitta non può cambiare le prospettive, non adesso. L’importante è saperla metabolizzare, comprendere, sfruttarla per ripartire. Le parole dell’allenatore, in questo senso, sono rassicuranti.

SECONDO POSTO. Il gruppo ha analizzato e capito. Niente è perduto. Nel recupero della prima giornata, Samp e Fiorentina giocano per un teorico obiettivo importante: il secondo posto. Chi vince va a quota 9 con Napoli e la sorprendente Spal, dietro l’inarrivabile Juventus. Vincere, sarebbe una confortante iniezione di fiducia oltre che un bel modo di mettersi alle spalle la sconfitta del San Paolo.

Senza contare che è anche il primo scontro diretto con vista sull’Europa. Genova rischia di essere già uno snodo cruciale. E se i tifosi blucerchiati diserteranno Marassi, quelli viola sono pronti a riempirlo. Un bell’aiuto per la squadra. Che ora deve mostrare la personalità tirata fuori l’anno scorso nel momento in cui è mancato Davide e le certezze si sono sgretolate. Non sarà facile.

IL TABU’. Giampaolo negli ultimi anni ci ha riservato parecchie amarezze. La Fiorentina in campionato non lo batte dal 2009 e l’anno scorso ci ha preso sei punti su sei. Le sue squadre sono formidabili, almeno nel girone di andata. Giocano un calcio totale, fisico, dinamico, sporco. Occhio alla genialità di Quagliarella e al ritrovato Defrel. Siamo curiosi di vedere all’opera il tridente delle meraviglie, terminale di una Fiorentina che dovrà essere motivata, leggera, aggressiva. In una parola: squadra.

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