Ferrara su La Nazione: “Proclami, promesse, illusioni. Confinati in sala d’aspetto”

Tra proclami disattesi, rosa potenziata e risultati modesti, Ferrara dipinge una squadra bloccata in un’attesa perenne

Benedetto Ferrara, su La Nazione, dipinge un quadro disilluso della stagione della Fiorentina, sospesa in un’eterna attesa che sembra non risolversi mai. “Confinati in sala d’aspetto” è l’immagine emblematica scelta dal giornalista per sintetizzare una realtà fatta di promesse non mantenute, aspettative tradite e risultati modesti.

“Confinati in sala d’aspetto. Da tempo, troppo tempo. L’attesa per Firenze è una condanna. Proclami, promesse, illusioni. E poi si torna in sala d’aspetto“. Ferrara invita a trarre un bilancio onesto: “Ognuno farà le sue valutazioni su questa stagione. Resta il fatto che non c’è molto da festeggiare“.

E ricorda quanto si era detto: “Ce lo siamo detto tante volte: la miglior rosa dell’era Commisso. E poi: il miglior mercato di gennaio dell’era Commisso. Vero. E con un centravanti così devi fare di più. Mettici anche un portiere sopra le righe e allora è difficile non essere delusi“. I motivi del fallimento sono molteplici e meritano analisi, ma nel frattempo “non c’è da meravigliarsi se una Curva chiede di più“.

Sul tecnico, Ferrara esprime un giudizio misurato ma non ottimista: “Palladino? Mah. Non sarà un fenomeno ma nemmeno il peggiore. L’impressione è che il prolungamento del contratto non lo stia aiutando“. Infine, lo sguardo si sposta sulle parole della dirigenza: “La premessa quale era? È bene ricordare cosa dissero i dirigenti il giorno della presentazione: gli chiediamo una Fiorentina che subisca meno gol. Tutto generico. Come la personalità di questa squadra“.

Un’annata che lascia in bocca il sapore dell’occasione sprecata, per una squadra che sembrava avere finalmente gli strumenti per alzare l’asticella, e che invece – come scrive Ferrara – è rimasta “confinata in sala d’aspetto“.