L’islandese ha segnato 14 gol in stagione, 12 in campionato. Italiano ci ha sperato, ma non è mai arrivato a gennaio
Ci ha sperato fino all’ultimo anche se, in realtà, non ci ha mai creduto più di tanto. Perché conosce come funziona il mercato e perché probabilmente, visti i precedenti, preferiva non farsi troppe illusioni. Di certo c’è che visto come è andata a finire ha avuto ragione lui. Quel sogno infatti è rimasto tale e oggi Vincenzo Italiano si ritrova a dover fare i conti con un problema grande come una casa: il gol. E se è vero che non potremo mai sapere se sarebbe bastato Albert Gudmundsson (LEGGI QUI IL FOCUS DI VI.IT) per risolverlo è facile immaginare che lo avrebbe quantomeno alleviato, scrive il Corriere Fiorentino.
14 GOL. Basta guardare i numeri: in questo campionato il talento islandese del Genoa ha giocato 29 partite segnando 12 reti alle quali si aggiungono le due (in due presenze) in Coppa Italia. Sono 14 insomma i sigilli di quello che domani al Franchi sarà, insieme a Retegui, il pericolo pubblico numero per la Fiorentina. Tra l’altro il calendario propone questa sfida contro il Genoa proprio mentre la Fiorentina si trova per l’ennesima volta a dover fare i conti con le difficoltà offensive (due partite di fila chiuse senza segnare) e, soprattutto, con la crisi d’astinenza dei propri attaccanti.
CONFRONTO. Sommando i gol segnati dall’intero reparto avanzato dei viola in serie A, e considerando per Belotti soltanto il periodo fiorentino, sono al momento 19 le reti: 7 di Nico Gonzalez, 6 di Beltran, 2 di Nzola e uno a testa per il Gallo, Ikonè, Kouame e Sottil. Il Genoa ne ha fatti 25 tra l’islandese, Retegui, Ekuban, Malinovskyi e Vitinha. Se poi ci si limita al rendimento degli esterni, allora il parallelo si fa addirittura impietoso visto che da solo Gudmundsson ha segnato 2 gol in più dei 4 giocatori della Fiorentina.
Di
Redazione LaViola.it