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Duncan: “Io sorpresa? Alcune cose le facevo già, ora sono più continuo. Arthur ci facilita, Quarta…”

Il centrocampista gigliato: “Non so se finirò la carriera alla Fiorentina, ma dopo il calcio ho intenzione di vivere a Firenze”

Alfred Duncan, centrocampista della Fiorentina, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Bruno. Questa la prima parte delle sue dichiarazioni (LEGGI QUI LA SECONDA PARTE): “Col Napoli stata una partita bellissima, giocata con grande personalità. A Napoli negli ultimi 3 anni ci sta portando un po’ di fortuna. Sapevamo la loro forza, ci siamo preparati bene. Siamo tutti felici anche perché pochi giorni dopo è stato inaugurato anche il Viola Park, quindi è stato tutto bello”.

IO GRANDE SORPRESA DI INIZIO STAGIONE. “Alcune cose già le facevo, qualcuno non se n’è mai accorto. Quest’anno, forse, l’unica cosa diversa è la continuità, che in passato non ho avuto così tanto. Cosa è scattato? Un po’ di tutto. Nel primo anno con Italiano ho sempre giocato, l’anno scorso ci sono state un po’ di montagne russe. Chi giocava faceva bene, e poi la squadra dopo febbraio ha trovato la quadratura, ci stava. E’ stato anche per me un anno difficile, però come squadra è stato positivo, bisogna mettere da parte l’orgoglio personale. Abbiamo fatto due finali, è stato molto bello. Quest’anno sono arrivato con un’altra testa, con serenità, penso che mi sta ripagando il lavoro fatto in estate. Per un giocatore è vietato mollare, bisogna avere pazienza”.

RUOLO. “Come mi trovo da mediano in un centrocampo a due? I moduli possono essere giusti o sbagliati, dipende dai giocatori come lo interpretano in campo. Da mezzala o mediano non è che cambia tanto, dipende anche dagli avversari e dai giocatori che hai di fianco. Arthur quest’anno ci sta dando un altro tipo di modernità in campo, ci detta i tempi, sta facilitando il nostro lavoro.

QUALITÀ. “Mi reputo un centrocampista che sa fare quasi tutto. Imparo anche dai miei compagni. Non posso accettare di fare solo una fase, dare solo quantità o solo qualità. Italiano mi chiede di tirare più spesso? Il tiro da fuori ce l’ho, ma è una qualità che va allenata. La stavo allenando un po’ meno, ma sono tornato a farlo quest’anno. Devo cercarlo un po’ di più, ma di natura mi viene la voglia di passare la palla”.

MEGLIO GOL DI TESTA O LOB PER GONZALEZ. “Fare gol di testa non è una cosa che mi piace tanto, quindi scelgo l’assist per Nico, visto che lui ama segnare di testa. E’ un mostro quando deve saltare, anche perché ha una voglia pazzesca. E’ quella che lo rende molto forte”.

GOL DI MARTINEZ QUARTA. “A dir la verità, delle volte non lo vedo neanche arrivare. A Napoli non mi ero accorto che era lui ad aver preso palo. Lui quando ha spazio si inserisce, è bravissimo. L’importante però è mantenere l’equilibrio in campo. Sta facendo un anno spettacolare, speriamo che continui così”.

LEADER. “Ai giovani cerco sempre di dare consigli. Anche noi impariamo anche da loro, che vedono il calcio in un modo differente. I ragazzi stanno facendoun ottimo lavoro, sono tutti umili. Kayode sta facendo benissimo, anche Comuzzo sta facendo bene”.

CHIUDERE LA CARRIERA A FIRENZE. “Quando un giocatore arriva in una squadra e si trova bene, ha un rapporto particolare con la città, si innamora e sicuramente gli farebbe piacere continuare a fare parte di quella società. Personalmente, non so se la Fiorentina sarà il mio punto d’arrivo ma è una società che mi ha dato tantissimo. ho comprato casa qui a Firenze, nella mia testa dopo il calcio ho intenzione di vivere qui a Firenze. Ora non sto pensando al contratto ma a fare il mio compito in campo”.

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