La sconfitta contro l’Empoli ha lasciato problemi da risolvere per il tecnico viola che deve correre ai riparti il prima possibile
Se sia stata un banale incidente di percorso, come ha sottolineato Italiano a fine gara, solo il tempo potrà dirlo. Certamente la sconfitta contro l’Empoli ha lasciato il segno in casa Fiorentina. Troppe aspettative? Può darsi, ma in certe situazioni bisogna anche imparare a buttarsi e non aver paura del vuoto. Anzi. Scrive La Nazione.
Bisogna colmarlo con personalità. Andando sopra anche alle difficoltà che una partita del genere poteva nascondere. Anche non troppo velate per la verità. Difficoltà che sono nate soprattutto nella propria metà campo, dove la Fiorentina, con il passare dei minuti, è andata in difficoltà e di conseguenza anche la difesa ha finito per essere risucchiata in un imbuto fatto di errori e amnesie.
La prova della retroguardia è stata insufficiente, ma nel complesso i viola hanno sbandato. Messi alle corde da un Empoli che ha speculato, con capacità, sulle mancanze avversarie. Insomma, è stata la Fiorentina nel suo complesso ad andare in difficoltà. Gli azzurri hanno prima tolto ossigeno alla fonte di gioco viola (Maleh praticamente a uomo su Arthur), seguendo senza sosta le possibili intuizioni di Bonaventura, limitato nel suo raggio di azione. Demeriti viola, certo. Ma pure meriti dell’Empoli. Aspetto da non sottovalutare.
Di
Redazione LaViola.it