Le parole dell’allenatore del Lecce dopo la vittoria del Franchi contro la Fiorentina: “Non siamo stati la vittima sacrificale”
Parla così Eusebio Di Francesco in conferenza stampa dopo la vittoria del suo Lecce a Firenze: “Potevamo sembrare la vittima sacrificale, stando a quanto mi arrivava all’orecchio, ma dopo i primi 10 minuti in cui abbiamo fatto un po’ fatica, poi abbiamo concesso veramente poco, siamo stati compatti e corti, li abbiamo messi in fuorigioco. Ricordiamoci i giocatori che ha la Fiorentina, e quelli che abbiamo noi, tanti alle prime armi”.
FINALE. “Negli ultimi minuti, dopo il rigore non dato, l’inerzia era da parte della Fiorentina. Loro avevano fatto all-in con tutti i difensori dentro. Potevamo ripartire meglio, ma tutti hanno fatto una grande prova. Non è facile entrare in concetti del genere dove gli altri si giocano il tutto per tutto”.
VIOLA IN ZONA RETROCESSIONE. “Squadre abituate a lottare per non retrocedere? C’è qualcosa di vero, anche se poi basta una scintilla per cambiare le cose. Si può entrare in questo loop di difficoltà, poi sta a loro uscirne. Ma io sono entrato focalizzato sulla mia squadra e non mi sono accorto di altro. Ma può capitare, e a volte non è facile resettare e ripartire”.
RIGORE TOLTO AI VIOLA. “Oggi sono felice del Var (ride, ndr). Credo che se usato nel modo giusto sia un vantaggio per tutti, è un periodo non facile per gli arbitri. Io ero sereno in panchina perché avevo visto com’era andata, da lontano magari non era facile ma il nostro giocatore aveva fatto di tutto per togliere le gambe. Non mi piace parlare di ‘rigorini’. O sono rigori o no”.
CAMBI IN RITARDO. “Nei primi 25 minuti del secondo tempo alla Fiorentina non abbiamo concesso nulla, riuscivamo a palleggiare. Per questo non ho fatto cambi”.
Di
Marco Pecorini