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Dalla coop del gol a un centravanti che segni: cambio di strategia. Possono arrivare due punte, occhio a Djuric

Pradè Palladino e Ferrari

Dopo Vlahovic il vuoto, a quasi. Pradè cerca un attaccante da doppia cifra. Palladino non punterà su Nzola. E Beltran…

Il cambio di rotta sarà inesorabile, già annunciato dai primi vagiti del mercato estivo viola. La Fiorentina vuole tornare a giocare con un centravanti importante, di quelli da doppia cifra. L’addio di Vlahovic, in tal senso, ha aperto una voragine. Il club ha provato diverse strade, tutte più o meno fallimentari. Da Piatek a Jovic, da Cabral a Belotti e Nzola. Ci hanno provato in tanti a non far rimpiangere il serbo, ma non ci è riuscito nessuno. Nemmeno Beltran, arrivato come centravanti ma ben presto allontanato dalla porta, scrive La Nazione.

COOP DEL GOL. E così Italiano ha dovuto negli anni studiare situazioni alternative, con la certezza Gonzalez e la cooperativa del gol che ha sopperito piuttosto bene. Diciannove i marcatori stagionali, 61 i gol in campionato, quinto attacco di tutto il torneo. Rammarico che probabilmente aumenta pensando a un centravanti un po’ più ispirato in zona gol, ma adesso il passato non conta più.

DUE CENTRAVANTI. Il cambio di rotta, dicevamo, lo ha chiesto Palladino. Lasciato andare Belotti, il tecnico campano non ha intenzione di puntare su Nzola e – per caratteristiche – Beltran non è adatto a fare la prima punta nel suo sistema di gioco. Basti pensare che a gennaio al Monza ha chiesto di prendere Milan Djuric, fisicamente il doppio del Vichingo. Da qui un’idea piuttosto diffusa: Pradè dovrà mettere le mani su almeno due attaccanti. Uno di livello e una sua alternativa (occhio qui proprio al nome dello stesso Djuric…). Dalla cooperativa del gol al bomber per competere nella classifica marcatori.

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