Continuano le indagini sui conti della Juventus. I giocatori in questi giorni avrebbero confermato la tesi dei pm
Continuano le indagini sui conti della Juventus. Ieri Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci e Juan Cuadrado hanno passato parte del giorno libero a rispondere alle domande dei magistrati della Procura di Torino. Nessuno è indagato, tutti sono stati convocati come persone informate dei fatti, per cercare di ricostruire la cosiddetta “manovra stipendi” relativa alle stagioni 2019-20 e 2020-21, scrive la Gazzetta Dello Sport.
L’accusa è di false comunicazioni per le società quotate in borsa ed emissioni di fatture per operazioni inesistenti. Il nodo della questione riguarda l’accordo per il taglio dei compensi del marzo 2020: la Juventus raggiunse un’intesa collettiva con squadra e allenatore per la rinuncia a quattro mensilità, da marzo a giugno 2020, come da comunicato del club, che generò un risparmio di 90 milioni di euro. Contestualmente però venne fatto un accordo per la restituzione di 3 mesi su 4 nelle stagioni successive: per i magistrati l’irregolarità sarebbe nel non aver registrato nello stesso bilancio, quello del 2019-20, non solo il taglio ma anche il debito già contratto con i giocatori.
Più nebulosa la situazione legata alla stagione successiva, quando la Juve avrebbe chiesto la dilazione di altre mensilità (probabilmente quattro), ma con intese individuali, suggellate da scritture private (di cui si parla nell’ultimo verbale di perquisizione, quello di marzo): alcune sono state trovate, altre risultano essere state distrutte dopo aver esaurito la funzione di garanzia e non tutte sarebbero state regolarmente registrate in Lega. I pm stanno cercando di fare chiarezza anche sulle modalità di restituzione: in alcuni casi gli stipendi sarebbero ricomparsi come bonus o spalmati sull’intera durata del contratto. Per l’accusa si tratterebbe di una nuova contestazione dello stesso reato, il falso in bilancio. I giocatori in questi giorni avrebbero confermato la tesi dei pm, ovvero che l’accordo per il taglio e la restituzione siano avvenuti in simultanea.
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Redazione LaViola.it