Connect with us

News

Commisso sul prossimo proprietario del Milan: “Fa il bello con i soldi degli altri”

Le parole del presidente viola: “A Firenze, fino all’ultimo centesimo, sono quattrini miei, del mio patrimonio personale, anche per il centro sportivo”

Ex banchiere di Goldman Sachs, nel 2014 ha creato RedBird, il fondo con cui acquisirà il Milan. Sull’inserto Affari & Finanza di Repubblica spazio a Gerry Cardinale, fondatore e amministratore di Red-Bird, prossimo proprietario rossonero. Parla di lui anche il presidente viola, Rocco Commisso: “Bravissima persona, ha lavorato anche nel mio settore, ho avuto a che fare con lui quando ha organizzato una piattaforma via cavo. Però, però… voglio dire una cosa molto chiara: quando si dice che compra il Milan per 1,3 miliardi… quelli non sono soldi suoi, lui fa il bello con i soldi degli altri. A Firenze, fino all’ultimo centesimo, sono quattrini miei, del mio patrimonio personale, anche per costruire il nuovo centro sportivo”.

DIFFERENZA. Senza accorgersene, Commisso mette a fuoco la differenza di prospettiva e possibilità nel settore sportivo fra uno come lui – e come molti altri proprietari – e questo conglomerato chiamato RedBird che opera soprattutto nel settore sportivo integrato, una costellazione economica moderna e non padronale, che non fa dello sport il fiore all’occhiello dopo una vita dedicata a costruire una fortuna in altri settori, ma ne fa l’oggetto centrale dei suoi affari. Un passaggio di questo genere, proprio quello che farà Cardinale con l’acquisto del Milan, porterà una rivoluzione copernicana in Italia, continua Affari & Finanza.

SPORT COME BUSINESS. Fino a ora infatti, come Commisso, i proprietari dei club acquistavano una squadra, grande o piccola, con l’unica (e apprezzabilissima) ambizione di vincere, non quella di costruire una piattaforma industriale multimediale. Lo stesso vale per gli americani che hanno investito nel calcio italiano, i Pallotta o i Friedkin (Roma), i Platek (Spezia), Robert Lewis e John Aiello (Cesena) e perfino i Singer di Elliott, con il Milan (che hanno rilevato escutendo il pegno di un prestito non ripagato), non hanno comprato le squadre per metterle al centro di un progetto sportivo che punta sui media, ma per il coronamento di un sogno. Il fondo di Gerry Cardinale ha invece come uno degli oggetti centrali del suo business lo sport, inteso appunto, nella sua accezione moderna, come settore multimediale integrato.

CAPILLARE. Oggi RedBird ha circa 6 miliardi di dollari di capitale, attraverso una importante partecipazione in Fenway di quasi 2 miliardi di dollari ha interessi nel Liverpool, arrivata alla finale di Champions League di Parigi, nei Boston Red Sox, campioni di baseball, e nei Pittsburgh Penguins, grande squadra di hockey su ghiaccio. Direttamente RedBird ha il controllo di Dream Sport, una piattaforma tecnologica sportiva in India, particolarmente forte nel cricket e in un’altra decina di sport, la Xfl, una lega di football americano che include otto squadre, Nil, una potente agenzia di marketing e rappresentanze sportive, c’è anche una partecipazione nella Nfl, l’altra lega nazionale per il football americano. Ci sono investimenti anche in altri settori, quello energetico ad esempio, ma Cardinale con la sua RedBird ha soprattutto creato una piattaforma sportiva integrata con ramificazioni globali. Alla quale aggiunge il Milan, squadra che secondo fonti di mercato dovrebbe comprare per 1,3 miliardi di dollari. L’obiettivo? Portarla nel giro di qualche anno a un valore forse di 3 miliardi di dollari.

391 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

391 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie News

391
0
Lascia un commento!x