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Commisso: “Stipendi? Anche i giocatori devono fare sacrifici. Chiesa venduto? Ora è qui”

Commisso

Il proprietario della Fiorentina ha parlato alla Rai direttamente dagli Stati Uniti

Rocco Commisso a Radio 1: “Ormai a New York è quasi come in Italia. Possiamo uscire a fare la spesa ma poi restiamo sempre in casa. Ormai da un mese”.

FORZA E CUORE. “Abbiamo cominciato il 17 marzo e fino ad oggi abbiamo raccolto oltre 800 mila euro. Andranno tutti agli ospedali nella zona metropolitana di Firenze. Sono contento perché dall’America sono arrivati tanti contributi per questa campagna. Grande aiuto degli americani a Firenze e all’Italia. Poi non mancano certo i contributi dei fiorentini”.

QUOTIDIANITÀ VIOLA. “Come vive la quotidianità la Fiorentina? Fino a qualche settimana fa male perché abbiamo avuto più di 12 persone con il coronavirus. Alcuni sono stati anche in ospedale. Ma oggi sono tutti fuori e i giocatori sono tutti negativi al virus. Sono quasi tutti pronti a ricominciare, quando si potrà”.

RIPRESA DEL CAMPIONATO. “Credo che il campionato debba riprendere. Ma sempre se non sarà un problema per la salute. Il calcio viene sempre dopo in questi giorni. Ma prima o poi l’industria del calcio dovrà ricominciare. Non sarà far ripartire subito l’economica in Italia. Anche perché quella italiana è fondata sul turismo e non potrà essere come negli anni passati”.

RIPRESA ALLENAMENTI. “4 maggio per tornare ad allenarsi e campionato a fine maggio. Possibile? Può darsi che ci si riesca. Speriamo. Ma, ribadisco, la salute viene sempre al primo posto. Però quando ricomincerà il campionato sarà sempre a porte chiuse. Non ricomincerà come vorremmo noi”.

TAGLIO DELLO STIPENDIO DEI GIOCATORI. “Ognuno deve fare la sua parte. C’è stata grande svalutazione sui cartellini dei giocatori. Io ho già perso decine di milioni come svalutazione della Fiorentina. Tutti fanno sacrifici e anche i giocatori devono fare la loro parte. Gli ingaggi dei giocatori sono la parte più importante dei costi del calcio. Noi ne stiamo parlando con i nostri giocatori”.

CAMBI NEL CALCIO. “Cambierà qualcosa nel calcio? Sì, speriamo. Dobbiamo parlare dell’economica italiana. Siamo molto in ritardo rispetto agli altri paesi europei a livello di stadi. Non si può andare avanti con stadi che non portano abbastanza ricavi. Vorrei che la politica riuscisse ad aiutare chi vuole investire”.

CHIESA VENDUTO ALL’INTER? “No no. Per ora è qui alla Fiorentina“.

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