Commisso-Financial Times (4), Juve e plusvalenze: “Fosse accaduto negli Usa..”

Ultima parte delle parole di Rocco Commisso al Financial Times. Stavolta tocca alla Juventus e plusvalenze

Ultima parte della chiacchierata tra Rocco Commisso e il Financial Times. Stavolta è il turno della Juventus, degli Agnelli e del tema plusvalenze

Nell’ultima parte della chiacchierata tra Commisso e il Financial Times, c’è spazio anche per la Juventus e le plusvalenze. La convinzione, scrive la testata, è che pochi avversari stiano giocando lealmente. Accusa i massimi club italiani di non aver soddisfatto i limiti del campionato sul debito e sulla spesa dei giocatori, a volte eludendo queste complesse regole consentendo di differire gli stipendi o il pagamento delle tasse. “Questo deve essere risolto all’interno del sistema italiano”, dice. “Devi sistemare tutte queste stronzate.” Il calcio, secondo il suo collega imprenditore italo-americano, ha reso Commisso “un po’ amareggiato”. “Probabilmente pensava che sarebbe stato come Cesare che torna a Roma, l’eroe conquistatore”. . . Ti aspetti di essere accolto perché stai cercando di aiutare la tua madrepatria e invece le persone ti stanno dando filo da torcere, è critico e lui dice: “Perché cazzo ne ho bisogno?’Questa persona aggiunge che un problema è che Commisso “non fa parte dell’establishment italiano. Il vertice dell’establishment è la Juventus”. Gli Agnelli? Lui è l’opposto. Commisso dice comunque di essere orgoglioso di ciò che lo differenzia dai proprietari rivali. Dalla Juve al Milan, fino all’Inter, dice Commisso “Ci sono anche le gelosie, vero? Perché chi altro ha fatto quello che ho fatto io? Vuoi che li elenchi? Non gli Agnelli. Il nonno, forse, non i nipoti. Non Gordon al Milan. Non quel ragazzo alla Suning. Sono i soldi degli altri. OK? E poi scendiamo nella lista [dei club in Italia], qui non c’è nessuno, nessuno come me”.

AGNELLI. Commisso dice che se gli stessi eventi si fossero verificati in una società quotata in borsa negli Stati Uniti, come accaduto in Italia alla Juventus con la vicenda plusvalenze, gli azionisti che avevano subìto perdite “farebbero causa ai figli di putt***, scusate il mio linguaggio”.