La Fiorentina voleva 60 milioni subito, ma l’affare si chiuderà con una formula più complicata in prestito con riscatto. E prima ci sarà il rinnovo
A piccoli ma sensibili passi si va perfezionando il trasferimento di Federico Chiesa alla Juventus. Un anno e mezzo dopo, il matrimonio, è praticamente fatto, scrive il Corriere Fiorentino. Un altro tassello si è sistemato ieri, col passaggio di De Sciglio in prestito dai bianconeri al Lione. Paratici, ora, vorrebbe piazzare anche Khedira e Douglas Costa (su di lui molto forte il Bayern) ma la (forte) sensazione è che, dopo aver sistemato anche Rugani al Rennes, lo spazio per Fede ci sia. Il tempo dell’ultima telefonata tra club insomma, e Chiesa oggi firmerà, da Coverciano dove è in ritiro, per la Juventus.
ACCORDO DIVERSO. L’accordo alla fine è però diverso dal punto di partenza dei viola che volevano 60 milioni subito. Chiesa infatti andrà alla Juve con la formula del prestito oneroso di due anni (2 milioni la prima stagione, 8 la seconda) che diventerà obbligatorio per altri 40 milioni se sarà soddisfatta almeno una di queste tre condizioni: la Juventus arriva fra le prime quattro del campionato, Chiesa segna 10 gol o fa 10 assist, oppure Federico giocherà almeno il 60% delle partite per un minimo di 30 minuti a gara.
L’ULTIMO BRACCIO DI FERRO. Condizioni non impossibili da soddisfare ovviamente, ma che hanno portato ieri sera all’ultimo braccio di ferro (durato fino a tardissimo) tra Fiorentina e Chiesa con il giocatore che (vista la scadenza del 2022 del suo attuale contratto) chiede prima di partire di rinnovare con i viola con un adeguamento analogo a quanto percepirà alla Juventus (4,5 milioni all’anno). Questo perché nel caso in cui dovesse fra due anni tornare in viola, vuole avere la garanzia di un contratto all’altezza del suo attuale valore di mercato.
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Redazione LaViola.it