Collezione di errori sotto porta già molto lunga per Roberto Piccoli. Vanoli e quel gol che permise di vincere la Coppa Italia
Vanoli 87. Non è il nickname sui social del nuovo allenatore della Fiorentina, anche perché nel caso si sarebbe abbassato non poco l’età. È il minuto di Parma-Fiorentina, finale di andata della Coppa Italia 2000-01, nel quale Vanoli segnò il gol che alla fine risultò decisivo per assegnare alla Viola quello che tuttora resta l’ultimo trofeo vinto, scrive Stefano Cappellini su Repubblica.
A qualcosa bisogna pur aggrapparsi, in momenti così difficili, e quel gol vecchio quasi un quarto di secolo è il miglior auspicio per la difficile missione di Vanoli: rimettere in piedi una squadra in ginocchio. E rimetterla in piedi potrebbe non essere solo una metafora, perché l’impressione è che la preparazione atletica di quest’anno sia stata più da Coppa Cobram che da campionato e coppa. A dispetto della depressione da crollo finale e sconfitta, la partita di Magonza non è stata tutta da buttare. Non era la Fiorentina vista con il Lecce e nemmeno quella con l’Inter. Ancora poco, ovvio, e gli errori che hanno deciso il match sono troppo simili ai precedenti, ma se non fosse stato per alcuni incredibili sbagli sotto porta, almeno tre, sarebbe finita in un altro modo. Inutile personalizzare, i problemi sono collettivi, però i difensori continuano a commettere svarioni grossolani e Piccoli ha ormai una corposa collezione di roncolate sotto porta. Il gol sbagliato nel primo tempo a 4 metri dalla porta forse l’avrebbe fatto anche Santiago Silva, dimenticato Tanque, che non rese nulla ma nemmeno costò 27 milioni.
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Redazione LaViola.it