Le dichiarazioni del giornalista argentino sulla situazione di Luis Suarez
Incredulità e scetticismo, ma anche entusiasmo. La notizia arrivata dall’Argentina di Luis Suarez accostato alla Fiorentina genera queste sensazioni tra i tifosi viola. Il 35enne è in scadenza di contratto con l’Atlético Madrid e vorrebbe proseguire la sua carriera in Europa in vista di Qatar 2022. Per commentare questa notizia, LaViola.it ha contattato in esclusiva il giornalista di Olé, Martín Blotto, autore dell’articolo sulla situazione uruguaiano che è stato cercato anche dal River Plate:
Com’è la situazione di Suarez?
“Sull’interesse del River è più che altro un contatto tra Francescoli e Suarez, che si conoscono perché sono entrambi leggende della nazionale uruguaiana. La situazione non è stata approfondita perché la volontà di Lucho è restare in Europa: vuole andare al Mondiale e giocare ad alto livello, oltreché per un tema familiare. Per questo motivo anche la città di Firenze può influire e noi argentini lo sappiamo bene per Batistuta. Quello che farà la differenza però sarà la proposta economica e sportiva”.
All’Atlético lui percepiva una cifra vicina ai 12 milioni…
“Accetterebbe un ingaggio inferiore tenendo in conto che è alla fine della sua carriera e che arriva da un infortunio al ginocchio sinistro. L’infiammazione cronica del ginocchio per un giocatore di 35 anni è difficile da risolvere. Quindi credo che sia cosciente di non poter fare delle richieste esose sia a livello economico, che per quanto riguarda il lato sportivo perché non è più un giocatore di élite. Ha già giocato in club grandissimi e ha guadagnato cifre importanti. Si è parlato anche di una possibilità che andasse all’Inter Miami, per ritrovarsi con Messi, ma sarà più avanti”.
Tra l’altro Suarez ha dichiarato spesso che è cresciuto guardando le partite di Batistuta alla Fiorentina ed era il suo idolo: può influire questo?
“Certo, così come con Francescoli per il River Plate. Nonostante dal River Plate dicono sia impossibile, Francescoli è un idolo per tutti gli uruguaiani e il contatto c’è stato grazie a lui. Tenendo in conto di cosa ha rappresentato Bati per gli argentini e non solo, e per come ha sempre parlato dei fiorentini, questo potrebbe influire. Poi sicuramente credo che potrebbero parlarne tra di loro”.
Infine, come vede il presente di Martinez Quarta e Nico Gonzalez in vista di Qatar 2022?
“Io credo che entrambi siano dentro la lista per il Mondiale. Scaloni ha detto che deve definire un giocatore per reparto: Martinez Quarta ha perso un po’ di continuità e potrebbe essere tra quelli che si lotta il posto con un altro difensore. Per quanto riguarda Nico Gonzalez credo che per una questione di caratteristiche sia più sicuro: segna, è forte di testa e può giocare in più posizioni”.
Di
Mattia Zupo