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Biraghi: "Critiche? A volte sembrano gratuite. Il Twente ci ha aiutato a entrare nella mentalità europea"

Il capitano viola ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara inaugurale dei viola nel girone, contro l'RFS

Cristiano Biraghi ha preso la parola insieme a Vincenzo Italiano nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Conference contro l'RFS: EMOZIONI.
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"Il Twente era una squadra molto temibile e organizzata, un'avversaria tutt'altro che semplice. Per questo siamo già abituati alla mentalità europea. Siamo stati bravi a passare quel turno difficile e siamo pronti ad affrontare con la massima serietà questa competizione".

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OBIETTIVO IN CONFERENCE. "Servirà dare il massimo in tutte le partite. Lo scorso anno abbiamo raggiunto un traguardo incredibile e abbiamo ancora tanti margini per migliorare. Dobbiamo pensare di partita in partita senza porsi limiti".

APPELLO AI TIFOSI. "Ho letto che ci saranno solo 10 mila persone. Il Franchi ci dà sempre una spinta in più, dispiace che ci sia poca gente. Anche perché la Fiorentina è da anni che non faceva l'Europa. Sarà un motivo in più per andare avanti nella competizione e far sì che in questo stadio si giochino partite più belle.

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Se poi da qua a domani altri prenderanno il biglietto meglio".

ASSENZE IN DIFESA. "Non cambia molto perché comunque io mi alleno con tutti. Sono certo che Ranieri farà una grande partita e farà vedere tutto il suo valore".

IMPORTANZA DEI PIÙ ESPERTI. "Sono contento che abbiamo avuto un turno preliminare così, ci ha permesso di capire subito come funziona. Anche il doppio appuntamento col Twente ha fatto esperienza. Le mie prime partite che facevo in Europa mi aggrappavo ai concetti di squadra, quindi l'esperienza viene da sola.

L'importante è che chi va in campo faccia quello che ci aspettiamo da lui".

CRITICHE. "Non fanno mai piacere ma non mi danno fastidio come ho già avuto modo di dire, anzi. Meglio che vengano fatte a me che a qualche giovane o ai nuovi.

Qua a Firenze ormai lo so che i tifosi e la stampa sono esigenti. A volte le critiche possono essere troppo cattive, quelle costruttive invece si accettano. Sappiamo che il nostro lavoro è fatto anche di questo, però ha ragione anche il presidente: a volta le critiche sembrano fatte apposta

".

BENASSI. "È un grande amico anche fuori dal campo. Siamo arrivati insieme a Firenze sei anni fa. È un professionista esemplare e dispiace a me come al mister che sia fuori dalle liste". CONFERENCE. "È normale che la senta più mia rispetto a quando ero nell'Inter, dove erano stati altri ad aver conquistato l'Europa.

All'inizio pensavo che il problema fossi io qui a Firenze perché prima di me si faceva sempre l'Europa e dopo no (ride, ndr)..."


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