El Puntero su Fiorentina-Napoli: “Spero davvero di divertirmi, perché vedere Israele-Italia, nonostante i gol, mi ha fatto venire gli sbadigli”
Intervista sulle pagine del Mattino a Daniel Bertoni, doppio ex della sfida tra Fiorentina e Napoli. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: «Per me era motivo di orgoglio ogni domenica essere marcato da Bruscolotti o Gentile, mi faceva sentire importante. L’altra sera ho visto l’Italia prendere 4 gol da Israele e mi chiedevo: ma che fine ha fatto la vostra tradizione?».
Firenze è nel suo cuore?
«Uno dei miei nipoti si chiama Dante. Ma anche Napoli è qui, dentro di me. C’è il centenario, spero che mi invitino come ha fatto anche il club viola. Mi sento di aver fatto parte della storia degli azzurri».
Cosa la colpisce di questo Fiorentina-Napoli?
«Oddio, che sono spariti gli argentini. Ora la moda del momento è quella di prenderli nel Nord Europa, come ha fatto Conte che li ha pescati belgi e danesi. Ai nostri tempi, era una rarità. C’era la moda dei sudamericani, ma ora a parte Lautaro e Dybala, sembra essere solo un ricordo».
Sabato è Kean contro Lucca?
«Bell’attaccante Kean: segna, scatta e dribbla. La Fiorentina là davanti con lui può sognare. Poi è giovane, ha voglia, fame. E si vede. Lucca paga il prezzo di essere il sostituto di uno grande e grosso, che sa proteggere la palla, sa giocare spalle alla porta. Non sono cose banali, anzi sono stati l’arma vincente del Napoli dello scudetto. Non è facile essere il sostituto di uno così forte e fondamentale…».
Cosa non le è piaciuto dell’Italia?
«Cavolo. Ma è l’Italia. Io ancora non riesco ad abituarmi al vostro ridimensionamento. Noi siamo andati avanti, anche senza Messi possiamo sognare perché abbiamo generazioni di talenti che stanno diventando grandi in Europa».
Non le chiedo come finisce sabato sera?
«Per carità. Però spero davvero di divertirmi. Perché vedere Italia-Israele, nonostante i gol, mi ha fatto venire gli sbadigli…».

Di
Redazione LaViola.it