Domani è l’occasione giusta per i due giocatori viola, lasciati per troppo tempo ai margini dal tecnico Palladino
Come ricorda il Corriere dello Sport, la partita contro The New Saints è l’appuntamento, con l’obbligo per la Fiorentina di vincere per iniziare il girone di Conference League nel modo giusto e non dare un seguito ai già tanti dubbi che sarebbe decisamente preoccupante. Il compito spetta a più di un calciatore, abbastanza o del tutto ai margini di questa squadra finora: Beltran e Kayode.
Fa specie (in negativo) scorrere presenze e minuti dei due e ritrovare 133 minuti disputati dall’argentino, con mezza partita da titolare contro la Puskas Akademia al Franchi e un’ora contro il Monza sempre a Firenze e poi spiccioli. Non sono da meno gli appena 99 minuti dell’esterno destro classe 2004 la cui ultima gara risale al ritorno dei playoff in Ungheria e che in tutto settembre non ha mai visto il campo nemmeno di sfuggita.
Palladino ha battezzato Beltran come centravanti in controtendenza rispetto a quanto fatto da Italiano e, siccome Kean si è subito imposto (con i gol), l’ex River Plate è finito dietro nelle gerarchie, rimanendo in panchina. L’investimento però rimane (18,5 milioni tra parte fissa e parte legata ai bonus per prenderlo) ed è il momento di capire che cosa faranno Beltran e la Fiorentina. Ma soprattutto Palladino di Beltran per quella che, rilancio o possibile cessione a gennaio senza il rilancio stesso, sarà comunque una decisione.
Lo stesso discorso vale per Kayode, che titolare ha giocato solo contro la Puskas Akademia a Firenze, responsabile sui due gol del momentaneo e clamoroso 2-0 dei magiari e da allora ci sono stati solo trentasette minuti nel ritorno dei playoff e poi basta: e si parla del 29 agosto. Eppure il club viola in estate ha scansato un’offerta da oltre venti milioni del Brentford per tenerlo e puntarci ancora.
Domani è la partita giusta per Beltran e Kayode, non vederli titolari sarebbe il segnale del definitivo accantonamento.
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Redazione LaViola.it