Le dichiarazioni dell’ex dirigente viola in vista della gara contro il Napoli
L’ex Club Manager della Fiorentina, Giancarlo Antognoni ha parlato a La Gazzetta dello Sport:
25 aprile 1982. “Successe che eravamo in testa con la Juve. Loro vinsero con l’Inter, su rigore, io segnai a 8 minuti dalla fine dopo una ripartenza… ma chiamiamolo contropiede, via… Contropiede iniziato da Massaro, l’ho accompagnato per 50 metri, poi mi ha servito, feci un pallonetto a Castellini. Dopo l’infortunio era un gol importante per me, il primo, ma era più importante mantenere la vetta della classifica. Invece all’ultima giornata eravamo ancora alla pari. Noi andavamo a Cagliari, loro a Catanzaro contro una squadra già spacciata. Pensavamo che la Juve avrebbe vinto, ma non abbiamo giocato bene. Ci fu annullato un gol di Graziani abbastanza regolare… direi regolare, via… ma allora non si poteva rivedere al Var. Insomma, a noi annullato un gol, alla Juve il solito rigore… Che c’era, va detto, quando poi l’abbiamo rivisto. Però rientri nello spogliatoio e senti che la Juve ha vinto su rigore un po’ ci rimani. Il Catanzaro meritava qualcosa di più. Se la giocò. Mentre noi giocammo male. Eravamo forse condizionati dal fatto di voler sentire sempre il risultato dell’altro match. Non trovammo l’episodio favorevole. Meritavamo almeno lo spareggio, è che c’era il Mondiale che pigiava… Bearzot avrà gioito per quella chiusura senza code”.
MONDIALE. “Ricapitolando, quella è la storia della mia carriera. Vincere il trofeo più importante ma saltando la finale. Perdere lo scudetto all’ultima giornata, il brutto incidente. Cose belle e cose tristi insieme, in un’annata: come se avessi vissuto due vite”.
NAPOLI-FIORENTINA. “Sarà bella, perché sono due squadre che giocano bene, forse le più in forma al momento. Con allenatori propositivi, che cercano di fare gioco. Poi il risultato può essere sempre legato a episodi. Ma entrambe hanno motivazioni importanti”.
TORREIRA-ANGUISSA. “Chi ci perde di più? La Fiorentina. Il Napoli ha i ricambi adatti per sopperire all’assenza, i viola invece no. E rientra Osimhen. Il Napoli è forte in tutti i reparti, la Fiorentina meno, è più scoperta”.
FIORENTINA SORPRENDENTE. “Sì, anche perché la squadra non era cambiata molto e inoltre è andato via Vlahovic a metà stagione. L’artefice è sicuramente l’allenatore”.
COSA PIACE DELLA FIORENTINA. “L’allenatore cerca di adottare un modo di gioco che a Firenze ultimamente si era perso. E poi c’è stata la difficile gestione del dopo Vlahovic. In quel frangente si è visto il merito di Italiano. Perché? Ti va via uno forte, ne arrivano due nuovi che chiaramente sono meno forti, però non noti la differenza. Lì vedi l’abilità del tecnico”.
FORZA DEL NAPOLI. “Prende pochi gol, a centrocampo è molto forte, è davanti ha giocatori di qualità, non solo Osimhen ma anche Insigne. Mi ha sorpreso Lobotka che già avevo visto al Celta ma mi ha colpito positivamente. Zielinski e Fabian Ruiz già si conoscevano. Spalletti ti dà qualcosa in più, ti dà passione, esperienza e fa giocare tutti”.
Di
Redazione LaViola.it