Ancora Sottil: “A Firenze non si è ancora visto il vero Ricky. Voglio fare qualcosa di importante”

La seconda parte dell’intervista all’attaccante esterno della Fiorentina

L’attaccante esterno della Fiorentina, Riccardo Sottil ha parlato a Radio Bruno: “Quando perdi 2 finali sei più maturo. La sconfitta non dev’essere per forza una cosa brutta, anzi può aiutare a prepararti. Questa squadra è più matura e più forte, perché è arrivata gente con qualità che può dare una mano. Poi è normale che ci voglia un po’ di tempo, ma l’Europa non deve essere una scusante, perché tutte le grandi giocano ogni 3 giorni. Ci vuole tempo, ma c’è grande serenità. Sia Beltran che Nzola sono forti, anche se sono due giocatori diversi e arrivano da realtà diverse”.

ATALANTA. “E’ sempre una squadra ostica, giocano a uomo, corrono e sono tutti forti fisicamente. In questi anni però la Fiorentina ha sempre fatto la prestazione. Noi abbiamo rispetto, ma anche l’Atalanta sa che la Fiorentina non è facile da affrontare”.

NAZIONALE. “Chi non vorrebbe andarci? E’ il mio sogno sin da bambino e lavoro per quello. Vestire quella maglia è un orgoglio immenso”.

OBIETTIVI. “Ormai per fare il salto devi arrivare tra quelle prime 7 che da anni si contendono quei posti. Quindi devi vincere e fare punti negli scontri diretti, non vedo altra soluzione”.

RUOLO. “Ho giocato anche a destra, ma prediligo giocare a sinistra perché ho più opzioni, e lì ci ho giocato anche negli Allievi e con la Primavera”.

MERCATO. “Fa parte del calcio, c’è stata qualche squadra che ha sondato, qualche notizia uscita, ma è normale…E’ stata un’estate tranquilla, ma io volevo restare a Firenze per fare qualcosa di importante. Sono cresciuto qua e ho ancora da dare tanto. A Firenze non si è ancora visto il vero Riccardo. Ad oggi che sto bene me la sento di riprendermi tutti i mesi che sono stato fuori. Ho voglia di giocare con continuità e voglio prendermi tutte le rivincite. Sono molto entusiasta di questo”. 

ARTHUR. “E’ un centrocampista con tantissima qualità e ha giocato a Barcellona, Liverpool e si vede. Poi ognuno ha le sue caratteristiche, ma il mister sa cosa vuole. Arthur è un giocatore forte”.