I tifosi non lo hanno contestato durante la partita, ma il centravanti serbo è rimasto isolato, poco servito dai compagni
Era l’osservato speciale, sia perché su di lui poggiano come al solito gran parte delle speranze di vittoria, sia perché la società ha già deciso di mettere in piazza il suo mancato rinnovo di contratto. Ma Dusan Vlahovic è rimasto a secco di quel gol che avrebbe certamente alleggerito l’immediato futuro, quello rappresentato dai giorni che lo attendono prima di scendere in campo al Franchi. D’altronde anche nelle ultime ore non si sono fermati rumors e voci di mercato, come i contatti che il suo entourage avrebbe avuto con la Juventus. Così scrive il Corriere Fiorentino.
CLIMA. Ma prima ancora di pensare al mercato invernale servirà trovare un rinnovato equilibrio nel presente, per non rovinare quanto di buono fatto finora. Sarà la sfida al Cagliari una vera e propria riprova al reale clima con il quale il serbo dovrà abituarsi a convivere, almeno per i prossimi mesi, di fronte a uno stadio dalla capienza allargata al 75% e nel quale tornerà la tifoseria organizzata.
SOLO. La sfida di Venezia ha mostrato soprattutto una Fiorentina incapace di dare rifornimenti al suo centravanti, comunque lontano dallo stato di grazia mostrato anche recentemente in Nazionale. Vlahovic si è visto poco, al di là di una pressione da parte della tifoseria che non si è fatta troppo sentire. I tifosi viola non hanno infatti scelto la strada della contestazione durante la gara. Da segnalare, semmai, l’intervento a sedare gli screzi tra Sottil e Bonaventura per un pallone non servito, segnale di un nervosismo che quasi da leader l’attaccante ha provato a mettere da parte. Quel tiro fuori di poco nel finale ha invece impedito a Vlahovic e alla Fiorentina di trovare una minima gioia.
Di
Redazione LaViola.it