Il terzino gigliato: “Italiano ha fatto ritrovare fiducia in tanti giocatori. Conference? Si punta a vincerla”
Lorenzo Venuti, difensore della Fiorentina, ha parlato così ai microfoni di RTV38 a margine dell’evento per i 20 anni della Fondazione Niccolò Galli: “Conference League? Quando giochi una competizione del genere si punta a vincerla. Ora pensiamo a recuperare, poi vediamo cosa riusciamo a fare. A Moena c’era già gente che parlava di Europa, io dissi che la cosa fondamentale era ritrovare un’identità e credo che grazie al mister questa cosa è accaduta. Anche nelle sconfitte siamo sempre stati gli stessi. A volte anche sbagliando, però siamo questi, e questo ci ha permesso di raggiungere certi risultati”.
BILANCIO DELLA MIA STAGIONE. “Sono pienamente soddisfatto di quello che è stato il mio rendimento quest’anno. Se ho alzato il livello lo devo anche a Odriozola, questa sana competizione ha reso possibile raggiungere l’Europa. C’è stata in ogni ruolo e ci ha spinti a dare il meglio in ogni allenamento”.
SULL’IMPORTANZA DI TORREIRA. “Credo che quest’anno chiunque sia stato importante. Quest’anno si è veramente visto che chiunque è importante e nessuno è indispensabile. Più che soffermarmi sui singoli mi piace sempre soffermarmi sul gruppo”.
DOVE CRESCERE. “Abbiamo avuto vari match point per qualificarci in Europa, purtroppo spesso li abbiamo sbagliati. Magari è questo il prossimo step: imparare a vincere le partite cruciali. Però io guardo al bicchiere mezzo pieno, che quest’anno è più che mezzo pieno. Nell’intervista prepartita con la Juve, quando mi è stato chiesto della sconfitta con la Samp, non pensavo di arrivare da una sconfitta, ma da una grande campionato fatto, dove ci siamo conquistati la possibilità di lottare per l’Europa all’ultima giornata”.
SUI MERITI DI ITALIANO. “Ha fatto ritrovare fiducia in tanti giocatori. La rosa, a parte pochi elementi, era la stessa degli altri anni. Ha grandi meriti a livello mentale, oltre che a quelli tecnici e tattici. Ha reso tutti partecipi e tutti remavano dalla stessa parte”.
SULLA PROMESSA MANTENUTA AD ASTORI. “Credo sia doveroso dedicarla a lui. Io non c’ero, ma anche parlando con Biraghi quello era l’obiettivo di Davide e quello che gli avevano promesso”.
Di
Redazione LaViola.it