La Fiorentina è tornata da Vienna con la quarta vittoria di fila in Conference League, ma è ancora in cerca della prima in A
Sarà la volta buona? La Fiorentina è tornata da Vienna con la quarta vittoria di fila stagionale in Conference League (preliminari compresi) e oggi con il Bologna, contro cui rientreranno Kean e Gosens, dovrà dimostrare se la convincente prestazione e il 3-0 sul Rapid rappresentano davvero la svolta, quanto mai indispensabile vista la classifica: i viola sono penultimi, scavalcati momentaneamente dal Pisa reduce dal 2-2 in casa del Milan, con il rischio di affrontare questo derby dell’Appennino addirittura all’ultimissimo posto qualora il Genoa impegnato alle 12.30 col Torino dovesse vincere o anche pareggiare, scrive Tuttosport.
TABU’. L’obiettivo è pure sfatare il tabù Franchi: nello stadio-cantiere che sta infiammando polemiche e proteste, la squadra di Pioli in campionato ne ha perse tre su tre, contro Napoli, Como e Roma. E l’ultimo successo (3-2) risale al 18 maggio, guarda caso sul Bologna: a segno Parisi, Richardson e Kean, risparmiato in Conference per smaltire i postumi della distorsione alla caviglia subita in Nazionale. Moise è pure l’unico attaccante della Fiorentina che si è sbloccato in Serie A, contro la Roma prima della sosta, mentre i colleghi di reparto hanno fatto gol solo nel torneo europeo: due per Gudmundsson e Dzeko (entrambi a segno a Vienna), uno Piccoli. Si spiegano anche così le difficoltà incontrate dai viola che in queste prime 7 giornate sono sempre stati rimontati da situazioni di vantaggio sperperando ben 11 punti, come nessuna squadra in Italia e in Europa.
SCELTE. Quanto alla formazione, tornano Pongracic e Ranieri, ballottaggi Gosens-Parisi e Gudmundsson-Fazzini. L’impiego del doppio centravanti, come auspicato da Dzeko, avverrà a partita in corso.
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Redazione LaViola.it