Sottil un ‘nuovo titolare’, Vlahovic la certezza, Callejon sotto osservazione: il primo tridente di Italiano

Il tecnico è partito subito con il 4-3-3, determinanti le giocate dei tre davanti. In attesa di Gonzalez e del mercato, l’allenatore inizia a trasmettere le sue idee

Prove tecniche di tridente nei primi giorni di Moena per Vincenzo Italiano. Del resto, l’allenatore viola lo ha fatto capire subito: si parte dal 4-3-3 come modulo di riferimento. E quindi diventano determinanti le giocate dei tre davanti. Non solo in fase offensiva, ma anche nella riconquista del pallone. Ieri Italiano ha citato gli esempi di Messi, Henry ed Eto’o, soprattutto nell’atteggiamento e nella ‘fame’ di recuperare subito il possesso che avevano i tre campioni ai tempi del Barcellona. Una mentalità che vuole portare fin da subito anche nella sua Fiorentina.

CERTEZZA. In particolare nei tre giocatori che, ad oggi, formano il tridente offensivo ‘titolare’ a Moena. Sottil, Vlahovic e Callejon. Dusan è la certezza. Ventuno gol nell’ultima stagione, è ripartito in Trentino con la voglia di chi non si vuole certo fermare qui. È sempre tra i più determinati in ogni esercizio, chiede il massimo da sé stesso e dai compagni. In attesa di risolvere il nodo rinnovo, lui è concentrato solo sulla Fiorentina. E Italiano lo sprona a fare sempre meglio, anche con colloqui individuali.

CARICO. Poi Sottil. Di fatto, un ‘nuovo titolare’ per la Fiorentina. Aveva lasciato la maglia viola con 21 presenze nel 2019/2020, di cui solo 6 dal primo minuto tra campionato e coppa. Con le grandi difficoltà nel riuscire ad interpretare un modulo, il 3-5-2, che non riusciva a valorizzare le sue migliori qualità. È reduce dall’annata al Cagliari, in cui era partito molto bene (23 presenze, 4 gol e 2 assist) per poi saltare la parte finale di stagione per infortunio. Ma anche dall’esperienza all’Europeo U21 con l’Italia. A Moena è ripartito alla grande. Subito un gol spettacolare nel primo allenamento, in rovesciata con il mancino, poi tanti spunti di qualità nelle varie esercitazioni. Deve migliorare a veder meglio il gioco, perché spesso si mette in proprio sfruttando le proprie capacità tecniche, ma Italiano ha subito dimostrato di volerci puntare. Quasi sempre insieme a Vlahovic, nella parte sinistra del tridente.

OSSERVATO SPECIALE. A destra, invece, spazio con continuità a Callejon. Uno dei giocatori da recuperare dopo un’annata complicata, inserito con molta fatica nel 3-5-2 (o 5-3-2) di Iachini e Prandelli. Con il 4-3-3, è chiaro, può ritrovare gli automatismi e le giocate che aveva a Napoli. Anche una condizione ottimale da ritrovare, come normale che sia, per lo spagnolo, decisamente tra gli osservati speciali a Moena. Italiano lo sta guardando da vicino, gli parla spesso per trasmettere le sue idee e far capire le giocate richieste. In attesa di Nico Gonzalez, è Callejon il padrone della fascia destra.

DA KOKORIN A SAPONARA. Chiaro che poi, con l’argentino, le gerarchie cambieranno. Così come con l’evoluzione del mercato, visto che la Fiorentina potrebbe agire ancora sulle corsie esterne. Proprio perché sono ruoli determinanti per il calcio di Italiano. Il tecnico chiede pressing, intensità, inserimenti e coperture. Ma anche attacchi continui alla porta. Nel gruppo c’è poi Kokorin, finalmente in campo con i compagni. Il russo è in rodaggio, utilizzato spesso come punta centrale (vice-Vlahovic, quindi) in queste prime esercitazioni. Ma è un jolly che potenzialmente può giocare ovunque davanti. Poi Saponara: a Firenze aveva agito principalmente da trequartista o al massimo mezzala, Italiano, che già lo aveva avuto la scorsa stagione a La Spezia, lo ha inserito per ora da esterno sinistro. Le qualità tecniche sono indubbie, e anche in questi primi allenamenti Ricky le sta facendo vedere. Chissà che non possa essere rilanciato dal nuovo tecnico. Mentre pian piano cercano di farsi apprezzare anche due giovani classe 2002, Munteanu e Agostinelli. Oggi pomeriggio è arrivato anche Gori (’99) per entrare nelle rotazioni offensive. Work in progress.