Saponara dalla rescissione alla permanenza: la strana estate di Riccardo

Riccardo doveva andar via. Poi l’arrivo del tecnico ha cambiato tutto: farà l’esterno e può aprire un ciclo in maglia viola

Con la Fiorentina stava trattando per chiudere il rapporto con un anno di anticipo. Una risoluzione amichevole perché tra Riccardo Saponara e i collaboratori di Commisso c’è sempre stata grande collaborazione. Poi, il colpo di scena con l’arrivo di Vincenzo Italiano. E per Riccardo Saponara è iniziata tutta una nuova storia. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

Le vie del calcio sono veramente infinite. Dal divorzio, a una maglia da titolare quasi garantita. «Lo spirito del mister è quello che ha fatto la differenza a Spezia. Sono stato fortunato a lavorare con lui. Penso in questo ritiro di partire avvantaggiato perché conosco le sue richieste, io devo aiutare nell’apprendimento i più giovani. Però, attenti, il calcio di Italiano si può capire in poco tempo».

Nel suo primo ciclo in maglia viola era solo un trequartista. Ruolo che ha finito spesso per penalizzarlo. Ora però Saponara ha cambiato anima tattica. «Cambiare posizione fa parte della crescita calcistica. Da trequartista a esterno d’attacco non è stato un passaggio complicato. Il primo a mettermi sulla fascia è stato Liverani a Lecce e la cosa mi sorprese. Sono stato io a chiedere a Italiano di utilizzarmi da esterno sinistro perché avevo più spazio e facilità ad attaccare la porta. La mia speranza è di rimanere a Firenze poi vedremo cosa dirà il mercato».

Saponara resterà in viola e magari dopo i primi mesi di campionato potrebbe allungare il contratto di un altro anno

Infine una riflessione sui talenti viola: «Vlahovic è come un fratellino, mi impressionò già al suo arrivo nel 2018. Sottil può esplodere e attenti a Dalle Mura e Dutu sono due grandi talenti». Intanto Di Francesco continua a chiedere all’Hellas di riavere Duncan (lo ha avuto a Cagliari). Ci potrebbero essere le condizioni per uno scambio con Zaccagni. Non esiste una trattativa aperta Ma l’idea c’è ed è suggestiva.