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Repubblica - Il mese del destino. Per la Fiorentina inizia un mini campionato

Un mese, anzi qualcosa meno, per avere risposte e capire se il già certo flop in campionato può trasformarsi realmente in un’autentica tragedia

Da Berardi (che non giocherà) a Vardy. Un mese, anzi qualcosa meno, per avere risposte e capire se il già certo flop in campionato può trasformarsi realmente in un’autentica tragedia, sportivamente parlando: cosa che sarebbe la serie B, scrive Repubblica del prossimo mese della Fiorentina

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Dopo aver scritto alla lavagna e ripetuto all’infinito ai propri calciatori una frase diventata il mantra delle prossime settimane: «Siamo padroni del nostro destino». Cinque partite di campionato contro cinque teoriche avversarie dirette per la salvezza anche se qualcuna, vedi Sassuolo e Udinese, sembra volare più alto rispetto a questo obiettivo. Si parte sabato pomeriggio a Reggio Emilia coi neroverdi di Grosso che dovranno fare a meno della propria stella, Berardi, infortunato. Diciassette i punti del Sassuolo grazie anche alle 5 vittorie finora conquistate e occhio soprattutto al centravanti Pinamonti, 4 gol in campionato. Domenica 14 dicembre al Franchi arriva il Verona, ultimo con la Fiorentina in classifica e incapace esattamente come i viola di vincere una singola gara su tredici. Gemellaggio sulle tribune e gemellaggio in campo, considerando l’identico cammino fatto di 6 pareggi e 7 ko per entrambe le squadre. Una settimana più tardi si replica a Firenze, stavolta con l’Udinese. Campionato sorprendente quello dei friulani, noni in classifica con 12 punti in più della Fiorentina, e con un tandem d’attacco formato da Davis e l’ex Zaniolo capace di segnare già 8 reti in coppia equamente suddivise. Il 27 dicembre i viola saranno impegnati a Parma: squadra parzialmente in crisi guidata dalla regia dell’ex obiettivo Bernabè e dal possente centravanti Mateo Pellegrino, 4 reti in campionato. Con il tecnico più giovane di tutti, lo spagnolo Carlos Cuesta, che ha 9 anni meno di Edin Dzeko. Squadra, il Parma, da mettersi dietro in classifica il prima possibile con lo scontro post Natale che diventa un’occasione perfetta. Il 4 gennaio infine, al Franchi ecco la Cremonese di Nicola in panchina e Vardy davanti per aprire il 2026 possibilmente nel migliore dei modi. Per chi si chiedesse cosa accadrà dopo la Cremonese consigliamo una tisana. Lazio, Milan e Bologna a ruota non fanno dormire sonni tranquilli. Ma questa è un’altra storia.

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