Le parole dell’allenatore della Fiorentina dopo il pareggio al Franchi contro il Bologna: “Loro non hanno dominato per 70 minuti”
Parla così Stefano Pioli in sala stampa dopo il 2-2 con il Bologna: “Non è questione di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma non meritavamo di perdere. Gli episodi ci stavano punendo ancora una volta eccessivamente. È vero che non stavamo sviluppando bene la manovra, ma contro di loro è così. Sentivo che il pubblico si lamentava, ma dovevamo cercare ancora di più Kean. Potevamo pareggiare con Ranieri e Kean, poi loro hanno fatto il raddoppio. Ma abbiamo tirato più noi verso la porta. E’ una classifica troppo brutta per noi, difficile da accettare. Ma cerchiamo di crescere e uscire da questa situazione una partita alla volta”.
LE SCELTE. “Valuto le prestazioni, per me non ci sono titolari e riserve. Scelgo per il bene della squadra, per gli equilibri”.
DIFESA. “In difesa in alcune situazioni siamo stati un po’ distanti dall’avversario. Ma sul gol di Castro ci sono stati tre duelli di testa che non siamo riusciti a vincere. Abbiamo avuto 2-3 volte Kean e Gudmundsson davanti al portiere, loro sono stati più cattivi in certe situazioni e bisogna migliorare in questo”.
CONTESTAZIONE. “Noi oggi allo stadio quando siamo arrivati abbiamo trovato un ambiente molto positivo, e non posso che ringraziare i tifosi. Visto che siamo penultimi. Ci hanno incitato. Hanno il diritto di contestare e hanno sempre ragione. Credo sia giusto contestare per il risultato e per la classifica, ma c’è da salvare la voglia della squadra di non arrendersi”.
CENTROCAMPO E ORDINE. “Il Bologna è una squadra che non fa palleggiare dentro al campo. Potevamo essere migliori in qualche posizione, soprattutto Fagioli, perché veniva preso da un difensore e non da un centrocampista. E abbiamo perso una soluzione lì. Ma dobbiamo trovare in generale più continuità, se non controlli il centrocampo poi il gioco lo controllano gli avversari. Potevamo vincere alla fine, ma non è vero che il Bologna ha dominato nei primi 70 minuti, basta guardare occasioni, tiri ed expected goal”.
ARBITRI E VAR. Come definire il momento di arbitri e Var? “Confuso è il termine giusto. Si fa fatica ogni tanto a capire chi prende le decisioni. È una cosa che non va bene secondo me. Quello che penso io è che l’arbitro in campo deve decidere di più rispetto a chi sta fuori dal campo. E non sta avvenendo”.
Di
Marco Pecorini