La Fiorentina centra una vittoria fondamentale a Verona contro l’Hellas. Dragowski incerto sul gol gialloblu, ma salva i viola nel primo tempo.
Dragowski: 6,5. Tanti ottimi interventi, un’insicurezza però sul gol del Verona. Devia in uscita il tocco di Bessa in avvio, poi bravo a parare su Lasagna e Lazovic nel primo tempo. E ad uscire con i tempi giusti sul retropassaggio pericoloso di Amrabat al 41′. Situazioni che tengono a galla i viola e portano poi al vantaggio. Sull’1-2 invece resta nel mezzo sul cambio di gioco di Zaccagni e non può intervenire su Salcedo.
Martinez Quarta: 6. Più di un’imprecisione, migliora alla distanza. Alla fine si salva.
Pezzella: 5,5. Copre alcune volte bene, altre si fa saltare. Non bene sull’1-2, tiene in gioco Faraoni e poi non riesce ad aiutare Caceres.
Caceres: 6,5. Nella prima ora di gioco sbaglia poco e risolve diverse situazioni intricate, poi segna un gol fondamentale per il raddoppio viola. Sulla rete del Verona viene sovrastato da Salcedo, ma non pare il principale responsabile in quell’azione.
Venuti: 7. Prima salva un gol fatto sulla linea, poi si inventa la giocata che porta al rigore. Due situazioni che risultano decisive nell’economia del match. Anche se dalla sua parte il Verona incarta spesso i viola, lui prova a tenere fino alla fine. Quando viene più aiutato dai compagni le cose vanno meglio.
Bonaventura: 6,5. Recupero palla e inserimenti, decisivo anche stavolta. Alla mezzora fa ripartire i viola e offre a Ribery la prima occasione della Fiorentina. Poi viene anticipato in extremis sul cross di Amrabat, fino al guizzo con cui si guadagna il rigore che sblocca la partita. Nella ripresa si dedica più a coprire.
(dall’85’ Castrovilli: sv)
Pulgar: 5,5. Le cose migliori le fa da piazzato. Prima una buona punizione per la testa di Vlahovic, poi quella nella ripresa da cui arriva il gol di Caceres dopo il rimpallo in area. Per il resto messo spesso nel mezzo dal Verona, anche se nella ripresa le cose vanno un po’ meglio.
Amrabat: 6. Ritrova il Verona e Juric da ex, partenza complicata poi viene spostato a destra per dare una mano. Ci mette fisico e discreta interdizione, anche se non sempre è preciso. Buono il cross per Bonaventura al 41′, poi pochi secondi dopo mette in difficoltà Dragowski con un retropassaggio parecchio rischioso. Meglio nel secondo tempo, comunque non molla mai.
Biraghi: 5,5. Bravo in un salvataggio al 3′ su Bessa, riesce poco a sganciarsi ma impegna Silvestri su punizione nella ripresa. Si perde Faraoni che di testa serve Salcedo per il gol che riapre la partita.
(dall’85’ Igor: sv)
Ribery: 6. Nella prima mezzora non tocca praticamente palla, poi si crea l’occasione al 34′ ma viene respinto in tuffo da Silvestri. Utile poi anche il ‘velo’ sul rigore conquistato da Bonaventura, mentre nella ripresa si dedica più a far salire e respirare la squadra. Non nella sua miglior giornata ma comunque prezioso.
(dal 76′ Kouame: sv)
Vlahovic: 7. Un’altra ottima prestazione. Al di là del gol su rigore che lo porta a quota 16 in stagione, perché in attacco fa la ‘solita’ guerra con tutti i difensori avversari e riesce a tenere botta anche nei momenti più difficili per la Fiorentina. In avvio anche un colpo di testa alto, poi ancora glaciale dagli undici metri per una rete che pesa tantissimo. Anche nella ripresa non molla mai, si butta su ogni pallone vagante. Resta solo la pecca per non aver concretizzato quel contropiede 4 contro 2 nei secondi finali.
All. Iachini: 6. Serviva tremendamente vincere, e alla fine ‘l’impresa’ è compiuta. Atteggiamento stavolta giusto della squadra, anche se nel primo tempo il Juric mette sotto la Fiorentina a più riprese e Beppe ci mette un po’ a correre ai ripari. La differenza tra una squadra organizzata e una che deve giocare più con i nervi che con le idee è lampante nei primi 45 minuti. Alla lunga però la Fiorentina si aggrappa ai guizzi vincenti di Venuti, Bonaventura, Vlahovic e Caceres. E tiene nel finale concedendo poco al Verona.
Di
Marco Pecorini