Come 15 mesi fa in Coppa Italia, Beppe non parte battuto e cerca punti anche in una sfida impari contro Gasperini
Lo affronterà stasera e classifica alla mano (28 punti di distacco e 30 gol in più, lotta Champions da una parte, bagarre salvezza dall’altra) sa che la sfida si presenta impari. Davide contro Golia o giù di lì. Ma il calcio come la vita riserva sempre delle sorprese e allora chissà che anche stavolta, come 15 mesi fa in Coppa Italia, a Iachini non riesca l’impresa. «Contro questa Atalanta serve la partita perfetta» dice inseguendo un successo che in casa manca da 2 mesi e serve come il pane dopo il sorpasso ieri dello Spezia e a livello personale gli farebbe assaporare la gioia di ‘spodestare’ la Panchina d’oro. «Gasperini ha meritato di vincerla per il secondo anno di fila. L’ho votato anch’io – racconta il tecnico viola – per premiarlo per il grande lavoro e, insieme alla sua società, per il progetto che sta portando avanti e le cose importanti finora realizzate». Così scrive Tuttosport.
FUTURO. L’Atalanta modello cui devono ispirarsi la Fiorentina e il suo patron (atteso oggi a Firenze) per rilanciarsi dopo gli ultimi anni bui. Ma non è il futuro ora che conta per Iachini nonostante l’affastellarsi continuo di nomi attorno alla sua panchina, Gattuso, De Zerbi, Juric, Abel Ferreira del Palmeiras. «Il mio futuro non mi interessa né mi preoccupa. Ora conta solo il bene della squadra – taglia corto – Penso a far più punti possibili e a condurre in porto la barca, poi staremo a vedere».
SALVEZZA. Tradotto: la salvezza avanti tutto, missione possibile racimolando qualche punto anche con le big come l’Atalanta contro cui non vuol sentirsi già battuto: «E’ forte e completa in ogni reparto e ha vinto 7 delle ultime 8 gare. Ma noi siamo la Fiorentina, guai essere remissivi perché possiamo fare una prestazione importante».
Di
Redazione LaViola.it