Lo sprint di Duncan: colui che ha saputo conquistare tutti due volte

Il quotidiano si concentra sul mediano ex Sassuolo che è tornato al centro del progetto viola

Ha saputo conquistare tutti due volte. Sul campo, con quel suo piede mancino particolarmente educato, e fuori, magnetico come solo una calamita sa essere. Alfred Duncan, “Alfredo” come lo chiamano tutti nello spogliatoio compreso Italiano, è diventato il simbolo di chi sa rinascere. Capace di capitalizzare al massimo le opportunità. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

Lo scorso inverno era finito al Cagliari. Sembrava che la sua avventura in viola potesse essere arrivata ai titoli di coda.

RIFLETTORI ADDOSSO

Fin qui, Duncan ha messo insieme 4 presenze, di cui due dall’inizio. E ha sempre trovato il modo di far parlare di sé. Col Torino, pur subentrando, dal suo pallone strappato a Verdi è nata l’azione che ha portato al raddoppio viola. Mentre con l’Atalanta è stato in grado di garantire corsa e qualità. Col Genoa ha preso il posto dell’infortunato Castrovilli gettandosi subito nella mischia e vedendosi negare la gioia del gol da un Sirigu capace di esaltarsi. Mentre con l’Inter ha impressionato soprattutto per la velocità sprigionata in campo. In particolare nel primo tempo.

CHE SPRINT

Quei quasi 34 km/h di velocità nello sprint evidenziati dalla Lega Calcio nelle statistiche di giornata, secondo solo a Joao Pedro del Cagliari (34,73), sono diventati un po’ il manifesto di questa sua seconda vita. Così come la capacità di duellare col fresco campione d’Europa Barella. Adesso, c’è da provare ad alzare l’asticella. Magari andando davvero a caccia di quella che diventerebbe la decima marcatura in A in carriera. Lui che l’unico centro in maglia viola lo ha firmato a Ferrara contro la Spal il 2 agosto 2020. All’ultima giornata del campionato chiuso con Beppe Iachini in panchina.