Il centravanti serbo sbaglia un rigore, ma la Fiorentina domina sulla Juventus
La Fiorentina si rialza dopo Udine e mette sotto la Juve, guardando da vicino un successo che se fosse arrivato sarebbe stato legittimo. Ma alla fine, scrive La Nazione, si deve ’accontentare’ – alla vigilia sarebbe stato così – di un pareggio che amplifica i rimpianti, considerato che i viola hanno avuto sul piede di Jovic il tiro da tre punti, intercettato e mandato sul palo da Perin.
La squadra di Italiano ha ritrovato per lunghi tratti la sua identità fatta di possesso palla e personalità di fronte a una Juventus che si è spenta con il passare dei minuti (merito viola). Il riassunto della gara è impietoso per Allegri, visto che il solo Kostic ha avuto una posizione media sopra la metà campo, nella Fiorentina solo i due centrali sotto.
E Vlahovic? Giocherà dal primo minuto a Parigi, risparmiato (anche dai fischi dei suoi ex tifosi) proprio per la Champions. Il grande ex è rimasto in panchina. Neanche gli ultimi venti minuti di grande sofferenza della Juve ha fatto cambiare idea ad Allegri, tanto da assomigliare a una provinciale qualsiasi, nell’accezione migliore del termine. Perché anche le provinciali osano, i bianconeri sono apparsi troppo rinunciatari, rischiando anche nel finale, tanto che alla fine tra i migliori spicca Perin.
LA PARTITA. Inizio di gran carriera della Fiorentina: giusto il tempo di sistemare le distanze e la Juve passa. La Fiorentina non accusa il colpo e torna a prendere metri, aumentando i giri del motore. I viola colpiscono sfruttando proprio l’idea bianconera, le ripartenze. Tutto nasce dagli sviluppi di un corner. Terracciano respinge lungo e il più lesto è Sottil pronto ad aprire dalla parte opposta per Kouame che si invola in area e ‘fredda’ Perin.
La partita cambia volto, ci sono più spazi e i viola si trovano a loro agio, con il pubblico che entra definitivamente in partita. Poi l’episodio che stravolge ancora tutto: traversone di Sottil e Paredes lo intercetta con un braccio. Ci vuole però l’intervento del Var a richiamare Doveri che, confortato dal monitor assegna il rigore. Sul dischetto Jovic. Italiano non guarda e lui la schianta sul palo, complice la manona di Perin. Un colpo per i viola che però escono dal tunnel con lo stesso piglio. Il pallino del gioco è sempre nelle mani della squadra di Italiano, con la Juve che controlla come una provinciale qualsiasi. Fa strano vedere i bianconeri schiacciati a difendere il pareggio. Possesso palla insistito viola produce però una serie di potenziali occasioni pericolose e una superiorità numerica che certifica la prova autoritaria viola. Spazio solo al lampo di Amrabat che scalda le mani a Perin, chiudendo la gara.
Di
Redazione LaViola.it